Palm, il pallet green che conquista i fondi di Transizione 5.0
«No, altri imprenditori che abbiano seguito questo percorso in effetti non ne conosco». Primo Barzoni è una mosca bianca o quasi. Tra i pochi in Italia ad essersi incamminato nell’iter di Transizione 5.0, percorrendolo fino a questo momento con successo. Una rarità, in effetti. Il portale Gse, dove vengono depositate le richieste, offre (28 novembre, ore 18) una schermata eloquente: dei 6237 milioni messi inizialmente a disposizione, 6101 sono ancora inutilizzati.
Dei (pochi) crediti di imposta prenotati, 136 milioni in tutto, uno è di pertinenza proprio di Barzoni. Imprenditore del settore dei pallet e titolare di Palm, finora imitato da poco più di 400 aziende in tutta Italia, appena lo 0,01% di quelle attive, in grado di prenotare solo il 2% degli oltre sei miliardi messi a disposizione per investimenti congiunti in innovazione e sostenibilità. Un piano, dunque finora fortemente sottoutilizzato e criticato dalle imprese per la complessità delle procedure.
In attesa delle novità annunciate dal Mimit (tempi più lunghi fino ad aprile 2026, automatismi per i beni ammortizzati da almeno 24 mesi, cumulo con altri incentivi Ue, si veda il Sole 24 Ore del 16 novembre), che nelle intenzioni dovrebbe allargare la platea degli investitori, qualcuno è comunque già riuscito ad ottenere il via libera all’investimento.
Palm, 48 addetti e 14 milioni di ricavi, è un produttore mantovano di pallet, supporti in legno essenziali nella catena della logistica, presenti nelle filiere di tutte le attività produttive. Prodotti realizzati in 1,5 milioni di esemplari all’anno che entro poche settimane verranno assemblati con una nuova tecnologia incentivata con Transizione 5.0: una chiodatrice da 2,6 milioni di euro realizzata da un fornitore del territorio, linea in grado di abbattere i consumi energetici e rilanciare la produttività anche attraverso la connessione e la disponibilità di nuovi dati di performance.
«Il nostro obiettivo è quello di spingere la digitalizzazione e in parallelo raggiungere la neutralità climatica – spiega l’imprenditore – e per questo continuiamo ad investire da anni. Transizione 5.0 ci consente ora di risparmiare oltre un milione, forse anche di più con le nuove aliquote annunciate, tenendo conto che dai calcoli effettuati il risparmio energetico per noi si posiziona sui livelli massimi. Si tratta di un aiuto importante, che sostiene la marginalità e rende possibili altri investimenti futuri».
Fonte: Il Sole 24 Ore