Panettone e pandoro sempre più cari: prezzi a +8% (dopo gli aumenti del 2022)

Rincari confermati anche dall’annuale ricerca condotta da Maiora, start up specializzata in strumenti di intelligenza artificiale e analisi dei dati, sia sui panettoni artigianali e di pasticceria sia su quelli industriali. L’analisi condotta sulla sola piazza di Milano ha riguardato 20 tra i principali brand che producono il dolce natalizio per eccellenza, 8 industriali e 12 delle principali pasticcerie milanesi.

I dati evidenziano nel capoluogo lombardo un incremento generale dei prezzi, che tuttavia non è paragonabile a quello dello scorso anno, quando il costo dei panettoni della grande distribuzione aveva registrato secondo la start up una crescita media pari al +38%.
Proprio i “super rincari” dello scorso anno potrebbero aver portato al rallentamento degli aumenti nel 20023 (anche se confrontati con i dati di Federconsumatori indicati sopra).

L’onda che ha generato il forte aumento dei prezzi sembra infatti essersi esaurita e i rincari sono mediamente più contenuti: +3% per i panettoni industriali (anche se con notevoli differenze tra i brand) e +5% per quelli di pasticceria rispetto al 2022.

«Se Milano si conferma città costosa, dove il carovita resta il più forte nel Paese – commentano Andrea Torassa ed Emilio Zunino, fondatori di Maiora –, prendiamo il generale rallentamento dell’inflazione come una notizia incoraggiante, in un periodo come quello natalizio quando i consumi crescono notevolmente».

Grazie allo strumento di intelligenza aumentata Resmart, la start up ha analizzato i prezzi al chilo delle pasticcerie, rilevando che l’aumento del +5% è frutto di una media di incrementi di prezzo delle singole pasticcerie che oscilla tra lo 0% di Peck, Clivati, Ranieri e Massari – che non hanno aumentato – fino al +15% di Cucchi, il cui panettone classico è passato dai 39 euro al chilo del 2022 ai 45 euro di quest’anno. Aumenti in doppia cifra anche per il panettone di Pavè Milano, cresciuto da 38 euro a 42 euro (+11%), per Zàini Milano e Marchesi (entrambi +10% di aumento), che quest’anno costano rispettivamente 43 e 46 euro al chilo. Le variazioni meno significative riguardano Cova e Gattullo (+5%), Martesana (+2%) e Pasticceria San Gregorio (+1%).

Fonte: Il Sole 24 Ore