Papa Francesco: la schiavitù della corruzione ci riguarda drammaticamente. La guerra è sempre crudeltà

Papa Francesco: la schiavitù della corruzione ci riguarda drammaticamente. La guerra è sempre crudeltà

«La ‘schiavitù della corruzione è una realtà che ci riguarda da vicino e ci riguarda drammaticamente». Lo ha sottolineato Papa Francesco durante l’udienza generale, commentando la lettera ai Romani nella quale San Paolo parla di un universo che «geme e soffre come nelle doglie del parto» a causa dell’uomo che lo ha sottoposto alla «schiavitù della corruzione». Papa Francesco è giunto in piazza San Pietro a bordo della jeep bianca per l’udienza generale del mercoledì. Con lui quattro bambini. Oggi il Papa ha iniziato un nuovo ciclo di catechesi “Lo Spirito e la Sposa. Lo Spirito Santo guida il popolo di Dio incontro a Gesù nostra speranza”, incentrando la sua riflessione sul tema “Lo spirito di Dio aleggiava sulle acque”.

La guerra è sempre crudeltà, tanti bambini soffrono

«Il mio pensiero va alla martoriata Ucraina: l’altro giorno ho ricevuto bambini e bambine, che hanno sofferto bruciature, hanno perso le gambe nella guerra. La guerra sempre è una crudeltà», ha detto papa Francesco in un appello al termine dell’udienza generale. «Questi bambini e bambine – ha proseguito – devono incominciare a camminare, a muoversi, con braccia artificiali. Hanno perso il sorriso: è molto brutto, molto triste, quando un bambino perde il sorriso. Preghiamo per i bambini ucraini». «Non dimentichiamo la Palestina e Israele, che soffrono tanto – ha detto ancora il Pontefice -. Che finisca la guerra. E non dimentichiamo il Myanmar, che è in guerra, e i tanti Paesi che sono in guerra». «I bambini soffrono, i bambini nella guerra soffrono – ha concluso -. Preghiamo il Signore che sia vicino a tutti e ci dia la grazia della pace».

Il Papa ricorda do Giuseppe Rossi, martire del fascismo beatificato a Novara

Al termine dell’udienza generale, papa Francesco ha ricordato che domenica scorsa a Novara è stato beatificato don Giuseppe Rossi, sacerdote e martire. «Parroco zelante della carità – ha detto Papa Francesco -, non abbandonò il gregge nel tragico periodo della Seconda Guerra Mondiale, ma lo difese fino all’effusione del sangue». «La sua testimonianza eroica ci aiuti ad affrontare con fortezza le prove della vita», ha aggiunto il Pontefice, esortando poi i fedeli di Piazza San Pietro a un applauso al nuovo beato.

Fonte: Il Sole 24 Ore