Papa Francesco: l’infanzia negata è un grido che denuncia l’iniquità del sistema economico e la criminalità delle guerre

Papa Francesco: l’infanzia negata è un grido che denuncia l’iniquità del sistema economico e la criminalità delle guerre

«L’infanzia negata è un grido silenzioso che denuncia l’iniquità del sistema economico, la criminalità delle guerre, la mancanza di cure mediche e di educazione scolastica. Queste ingiustizie pesano soprattutto sui piccoli e più deboli». Questo il messaggio di Papa Francesco su X nel giorno del Summit internazionale sui diritti dei bambini in Vaticano “Amiamoli e proteggiamoli”. Il summit, promosso dal Papa Francesco, si è aperto al Palazzo Apostolico Vaticano alla presenza di 50 leader da tutto il mondo: dalla regina Rania di Giordania ad Al Gore. Il Santo Padre al summit ha letto una lettera che gli è stata scritta dai bambini per l’evento e li ha ringraziati.

Padre Fortunato: salvaguardare le vite di bambine e bambini

«Siamo qui insieme a Lei, il Pontificio Comitato per la Giornata Mondiale dei Bambini, da Sua Maestà la Regina Rania ad Al Gore, per sensibilizzare il mondo e portarlo ad agire per salvaguardare le vite di tante bambine e di tanti bambini», ha detto al papa in apertura dei lavori padre Enzo Fortunato, presidente del Pontificio Comitato per la Giornata mondiale dei bambini e portavoce della Basilica di San Pietro. «Solo la Sua autorevolezza ha permesso che in tanti rispondessero al Suo appello. Siamo tutti con Lei per salvaguardare il più importante giacimento di amore, di speranza e di vita», ha sottolineato padre Fortunato. «San Francesco – ha aggiunto il presidente del Pontificio Comitato per la Giornata mondiale dei bambini – ci ricorda di essere noi stessi il cambiamento che vogliamo vedere nel mondo, partiamo da queste piccole gocce, per diventare sotto la sua guida un mare che spazza via l’iniquità che vuole sfruttare, abusare, distruggere le vite dei piccoli. Oggi la parola protagonista di questo incontro è ascoltarsi, solo dall’ascolto può partire una decisione coraggiosa e forte per il bene e i diritti dei bambini».

Regina Rania di Giordania, troppi bambini nel mondo testimoni di orrori

 

La regina Rania Al Abdullah di Giordania in Vaticano al Summit internazionale dei diritti dei bambini ha ricordato che nel mondo «dalla Palestina al Sudan, dallo Yemen al Myanmar» troppi bambini «sono testimoni di orrori che vengono offuscati dai nostri schermi per la nostra protezione», in tanti sono privati del diritto all’infanzia e «questo crimine viene giustificato assieme a un altro: la loro totale espulsione dal regno dell’infanzia. Vengono demonizzati, fatti apparire più grandi, descritti come minacce o usati come scudi umani». La regina ha poi ricordato che «oggi un bambino su sei sul pianeta vive in aree colpite da conflitti. Uno su sei. Ogni giorno, decine di loro vengono uccisi o mutilati. Vengono privati di ogni diritto, del diritto alla vita e alla sicurezza, ma anche all’istruzione, alla salute, alla privacy e alla protezione dagli abusi».

Draghi, cambiare le politiche pubbliche per proteggere bambini

 

Fonte: Il Sole 24 Ore