Paradisi fiscali, Italia sesta destinazione per i milionari in fuga dal Regno Unito

Nonostante la dinamica demografica in grave emergenza – con un tasso di natalità ai minimi della storia unitaria e una diaspora di giovani talenti ormai tristemente stabilizzata – c’è una classifica che vede l’Italia nella top six globale, non solo, prima in Europa. È quella della attrattività – reale – per i milionari (High Net Worth Individual, persone con almeno 1 milione di dollari di patrimonio netto) e per gli ultramilionari (Uhnw i, oltre 30 milioni di $ di disponibilità) in fuga da scenari di guerra o da paesi problematici e soprattutto dal governo laburista di Sua Maestà britannica che, dopo 225 anni di braccia spalancate al patrimonio forestiero, ha messo fine al regime dei non- dom (niente tasse su proprietà e asset esteri degli immigrati d’oltremare).

L’attrattivività di Liguria e Milano

Nelle proiezioni dei flussi di questa variante molto gradita di richiedenti codice fiscale – proiezioni elaborate sull’analisi dei primi sei mesi del 2024 – le coste della Liguria e la piazza finanziaria di Milano, soprattutto, sono accreditate di 2.200 nuovi contribuenti da 100mila euro/anno di tasse all inclusive: la politica fiscale di Roma per i nomadi globali a sei e più zeri, nonostante le tensioni di budget della nuova legge di bilancio, batte quanto a tassi incrementali la Svizzera (1.500 nuovi aspiranti contribuenti), Grecia e Portogallo, e non sfigura nemmeno con i top three Dubai (6.700) Usa (3.800) e Singapore (3.500).

La classifica del rapporto annuale di Henley & Partners, società britannica di consulenza per «residenza e cittadinanza tramite investimento» descrive il 2024 anno «spartiacque» nella migrazione globale della ricchezza privata, con 128mila paperoni (record storico) in fuga da tensioni geopolitiche, incertezza economica e sconvolgimenti sociali. Dietro la Cina (15.300 milionari con il passaporto in mano), spicca la diaspora dal Regno Unito diventato bruscamente inospitale (9.600), poi l’India (4.300) e a seguire Corea del Sud (1.200) e Russia (1.000, coda degli 11.300 expat del biennio precedente causa conflitto in Ucraina).

Uk, milionari in calo dell’8% in dieci anni

Il numero di milionari nel Regno Unito, vero driver dei nuovi equilibri mondiali di asset familiari, è diminuito dell’8% negli ultimi dieci anni – all’epoca superava di slancio gli 80.000 ospiti desiderati, idillio incrinato a partire dal 2017, Brexit – mentre è aumentato vertiginosamente nella vicina Germania, +15%, in Francia (14%), ma ancor più in Australia (35%) e negli Stati Uniti (+ 62%).

Sarebbe però sbagliato leggere la fuga dei paperoni in una prospettiva unicamente fiscale. Al netto di scenari di guerra attuali e a rischio imminente (Mar Cinese meridionale, Taiwan), chi si sposta dall’Africa (Nigeria, Sudafrica) dal Sudamerica (Brasile) da Cina e India secondo gli esperti di Londra è «in cerca di uno stile di vita migliore, di ambienti più sicuri e puliti e di accesso a servizi sanitari e di istruzione più premium».

Fonte: Il Sole 24 Ore