Parlamento, in 2 anni 52 cambi di casacca: ecco tutti i passaggi di gruppo

Le “porte girevoli” del Parlamento fanno guadagnare in 24 mesi a Forza Italia ben 6 parlamentari: 4 alla Camera e 2 al Senato. Ma c’è anche chi, come Azione, deve fare i conti con una vera e propria fuga di deputati, alimentata dalle ricadute dell’esplosione del cosiddetto “Terzo polo”: in 12 hanno fin qui lasciato la formazione di Carlo Calenda, che era stata interessata da un nuovo ingresso. E qualche falla si è aperta anche nel M5S in seguito agli “smottamenti” dei mesi scorsi con la fuoriuscita di due parlamentari a Montecitorio e altrettanti a Palazzo Madama. Dopo la tornata delle elezioni europee il fenomeno dei “cambi di casacca” è tornato ad essere molto di moda tra deputati e senatori. Dall’ultima rilevazione di OpenPolis emerge che dall’inizio della legislatura si è già arrivati a quota 52 passaggi di gruppo parlamentare: 43 alla Camera e 9 al Senato. Proprio a Palazzo Madama, tra l’altro, alcune delle ultime modifiche apportate al regolamento ora in vigore avevano l’obiettivo di disincentivare questo fenomeno attraverso “sanzioni” di natura economica e anche legate agli incarichi ricoperti.

Nella fase iniziale della legislatura 26 cambi di casacca, in parte obbligati

L’attuale Parlamento si è formato nell’ottobre del 2022, e dopo il primo mese di attività i cambi di casacca erano stati 21, ai quali se ne era aggiunto un altro il mese successivo. Ma si è trattato del classico “assestamento” di inizio legislatura dovuto in prevalenza a passaggi dal gruppo Misto a formazioni che in precedenza non erano ancora state costituite, anche per i vincoli di partenza dei regolamenti delle due Camere.

L’impennata delle «migrazioni» tra gruppi subito dopo le «europee»

Come evidenzia OpenPolis nella sua ultima rilevazione, con l’approssimarsi delle elezioni europee i cambi di casacca sono tornati a crescere. E il ritmo dei “passaggi” di Gruppo è diventato ancora più sostenuto dopo la tornata elettorale di giugno, soprattutto nel caso del M5S e del “Terzo polo” con la “fuga” di un numero non trascurabile di parlamentari. Ad esempio, dai Cinquestelle il senatore Salvatore Trevisi e l’onorevole Giorgio Lovecchio sono passati a Fi. Sempre in Forza Italia sono confluiti i deputati Enrico Costa e Isabella De Monte, il primo uscito da Azione, così come Mara Carfagna, e la seconda da Iv, dalla quale si è separato anche Luigi Marattin. Carfagna e Marattin si sono uniti al gruppo Misto. Ad abbandonare la formazione di Calenda è stata pure la senatrice Mariastella Gelmini, anche se in questo caso non si potrebbe parlare di effettivo cambio di casacca perché a Palazzo Madama Azione non dispone di un gruppo autonomo ma rappresenta solo una componente del “Misto”, dove la stessa Gelmini è rimasta come “autonoma”.

Anche Fdi ha perso un deputato

Il partito della premier Giorgia Meloni non è rimasto del tutto immune dalle “migrazioni” in Parlamento. A lasciare Fdi è stato il deputato Andrea De Bertoldi, che ha aderito al gruppo Misto rimanendo comunque nella maggioranza.

Sei i parlamentari passati dalle opposizioni alla maggioranza

Sono 6 i parlamentari (4 deputati e 2 senatori) che dall’inizio della legislatura sono usciti dai gruppi di opposizione per approdare a quelli di maggioranza, quattro dei quali dopo la tornata delle elezioni europee. OpenPolis osserva che al momento non si registrano passaggi in senso inverso.

Fonte: Il Sole 24 Ore