Parte l’avventura del Portrait Milano
Il 23 novembre apre il Portrait Milano. Il nuovo hotel occupa il palazzo del Seminario Arcivescovile in corso Venezia, una delle vie che delimitano il Quadrilatero della Moda. Il complesso si sviluppa attorno a una corte centrale circondata da un porticato che, grazie al progetto dell’architetto Michele de Lucchi, diventa una nuova piazza pubblica di collegamento tra corso Venezia a via Sant’Andrea, con negozi e ristoranti al piano terra e 73 camere ai piani superiori, curate dall’architetto Michele Bonan.
La storia del palazzo e la nuova destinazione
Il palazzo cinquecentesco è stato uno dei primi seminari al mondo, e nel Seicento è diventato un modello di architettura monumentale con l’aggiunta della grande corte quadrata (ogni lato è lungo 56 metri) e del portale barocco di Francesco Maria Richini, considerato un capolavoro. Dopo il primo restauro di Piero Portaluppi negli anni Sessanta e qualche inquilino fortunato negli anni Ottanta e Novanta, è iniziato un lento declino, fino a quando è stato acquisito dal gruppo da Lungarno Collection nel 2018.Dopo Roma e Firenze, il Portrait Milano è il terzo cinque stelle di questo brand che, attraverso l’ospitalità, vuole essere un ritratto dettagliato e fedele della città in cui si trova (ecco perché il nome ).E non è un caso che il primo pubblico sia entrato per la sfilata Ferragamo durante l’ultima Fashion Week lo scorso settembre. Nella piazza di 2.800 metri quadrati, modelle e modelli di ogni angolo del mondo camminavano con abiti da lavoro e outfit da sera, proprio come succede a diverse ore del giorno nelle eleganti vie dei dintorni, e come succederà quando sotto i suoi portici saranno aperti, dal primo dicembre, anche il Beefbar, la boutique Antonia, lo spazio benessere The Longevity Suite, l’atelier d’arte So-le, i bar e ristoranti dell’hotel affidati al giovane chef Alberto Quadrio.
Il mondo Ferragamo nell’universo dell’ospitalità
Dietro a quest’ultimo progetto di ospitalità, che ha richiesto 4 anni di lavori, ci sono infatti i Ferragamo, che oltre alla moda, sono da diversi anni investitori nell’hotellerie con alberghi di famiglia e individuali. D’altra parte l’ospitalità è una delle eredità lasciate dal capostipite Salvatore, che aveva l’abitudine di invitare a casa le sue clienti affezionate, spesso dive e celebrità. A Firenze, sede della maison e di un museo gioiello dedicato alla sua storia, hanno quattro hotel, tutti intorno al Ponte Vecchio: lo storico Lungarno, a picco sul fiume, il Gallery Hotel Art, il piccolo Continentale con una bellissima terrazza panoramica e il Portrait, con una galleria di foto d’archivio sulla storia della moda fiorentina che merita una visita anche se non si è ospiti. Oltre a queste proprietà, che fanno parte della Lungarno Collection, presieduta da Leonardo Ferragamo, figlio di Salvatore, c’è Viesca, la tenuta agricola di mamma Wanda vicino a Firenze, trasformata in resort con ville sparse in un grande frutteto. Poi ci sono i progetti personali. Ferruccio, il fratello maggiore, gestisce insieme ai figli Salvatore e Vittoria, Il Borro, un borgo hotel circondato da boschi millenari e vigneti biodinamici, mentre Massimo, l’altro fratello, ha realizzato (e venduto a un club di investimento lo scorso marzo) Castiglion del Bosco, uno degli hotel più esclusivi d’Italia, con la cantina di Brunello di Montalcino e un campo da golf dove ha giocato anche il presidente Barak Obama.
Come cambia l’offerta albergheria a Milano
Il Portrait non rappresenta solo l’espansione nell’hotellerie di una delle grandi famiglie della moda italiana, ma è anche un tassello importante nell’evoluzione di Milano. È infatti il primo di una serie di cinque stelle in apertura nella città che, da destinazione business, si sta affermando come capitale turistica, culturale e gastronomica di richiamo internazionale. Sempre nella zona del Quadrilatero, ha da poche settimane aperto Casa Cipriani, e prossimamente arriveranno Rocco Forte e Jk Milan, tutti con un concept residenziale. E sono stati annunciati il W del gruppo Marriott e Soho House, ovvero due dei brand attuali del lifestyle e del lusso casual.
Fonte: Il Sole 24 Ore