Partecipate Fs: Strisciuglio ad di Trenitalia, Isi a Rfi e Gemme in Anas

Partecipate Fs: Strisciuglio ad di Trenitalia, Isi a Rfi e Gemme in Anas

Sono giorni roventi per il gruppo Fs, tra scioperi, incidenti e guasti ai treni. Ora scatta un giro di nomine ai vertici delle principali controllate di Ferrovie dello Stato. Secondo fonti bene informate, il consiglio di amministrazione della capogruppo, riunitosi nel pomeriggio di venerdì 24 gennaio, ha designato Gianpiero Strisciuglio, attuale amministratore delegato di Rfi, come nuovo amministratore delegato di Trenitalia. Il nome di Strisciuglio, già indicato da Matteo Salvini nel maggio scorso, sarebbe gradito anche a Fratelli d’Italia. In precedenza Strisciuglio è stato amministratore delegato di Mercitalia Logistics (la società capofila del trasporto merci) e prima ancora direttore commerciale ed esercizio rete sempre in Rfi.

L’indicazione del cda è soggetta all’approvazione del ministero dell’Economia (Mef) e solo con il nulla osta del ministro Giancarlo Giorgetti (anche lui della Lega come Salvini) si completerà la procedura di nomina. Se tutto sarà confermato, Strisciuglio subentrerà a Luigi Corradi, a sua volta indicato come prossimo amministratore delegato di Fs International, un’attività strategica per il gruppo Fs che sviluppa un fatturato di circa 3 miliardi l’anno e vede il Frecciarossa circolare già in Francia e Spagna. Al posto di Strisciuglio, in Rfi dovrebbe approdare in veste di nuovo amministratore delegato Aldo Isi, attuale ad di Anas. Al suo posto dovrebbe subentrare l’attuale presidente di Fincantieri Infrastructure, Claudio Andrea Gemme, con l’obiettivo di rafforzare il ruolo di Anas nello sviluppo delle reti stradali. Il giro di valzer delle nomine prevede altre due caselle: Dario Lo Bosco sarebbe il nuovo amministratore delegato di Italferr, la società di ingegneria del gruppo Fs, lasciando la presidenza in Rfi. Infine, Matteo Colamussi, attuale direttore generale di Ferrovie Appulo Lucane, sarebbe designato alla guida di Fs Sistemi urbani. Sabrina De Filippis resta amministratore delegato di Mercitalia Logistics.

I nodi da sciogliere

I nuovi vertici delle controllate, quasi tutti tecnici interni al gruppo Fs, avranno il compito delicatissimo di preparare il piano per la rimodulazione dei treni. In particolare, il trasporto passeggeri non è materia nuova per Strisciuglio, il quale in passato ha ricoperto anche la carica di direttore dell’Alta velocità di Trenitalia. Dopo la continua serie di disagi e incidenti, che hanno spinto il gruppo Fs a presentare un esposto denuncia alle autorità, è circolata un’indiscrezione: il Mit (ministero dei Trasporti) avrebbe espresso la volontà politica di tagliare del 15% il numero dei treni in circolazione. Una mossa volta ad alleggerire la pressione su una rete ormai satura, sulla quale viaggiano circa 10mila convogli al giorno e dove sono aperti 1.200 cantieri.

La prima emergenza che i nuovi vertici dovranno affrontare riguarda la congestione dei grandi nodi ferroviari urbani. Sono almeno tre i punti critici in Italia: le stazioni di Roma Termini (976 treni al giorno), Milano Centrale (740 treni al giorno) e Firenze Santa Maria Novella (oltre 400 treni al giorno). Proprio Strisciuglio, parlando come ad di Rfi, aveva spiegato nei mesi scorsi che, a differenza di altri Paesi europei, dove il traffico percorre delle linee e stazioni completamente specializzate, in Italia questo accade solo parzialmente. In Italia prevale un sistema misto, dove treni diversi (alta velocità, intercity, regionali, treni internazionali e treni merci) spesso viaggiano sugli stessi binari, con generazione di potenziali ritardi.

Che fare? Gli esperti del settore suggeriscono due ipotesi: diversificazione delle stazioni tra alta velocità e trasporto regionale e treni in composizione, cioè unire due convogli assieme.

Fonte: Il Sole 24 Ore