Partnership tra Terme di Sirmione e Università Cattolica per la formazione
Si svolgerà dal 15 al 19 giugno 2025 la seconda edizione della Summer School in Luxury Tourism dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, nata dalla collaborazione tra OTG, Osservatorio per il turismo sul Lago di Garda, e Terme di Sirmione e che avrà come location il Lago di Garda. Un’attività di formazione, unica nel suo genere e nella sua localizzazione, che intende favorire l’incontro e la specializzazione nell’ambito dell’economia del turismo.
La partnership tra Terme di Sirmione e Università Cattolica si consolida e si arricchisce. Nel piano comune ci sono infatti nuovi percorsi rivolti anche al personale dell’azienda bresciana: appuntamenti formativi che rientrano nel programma di Terme di Sirmione Academy.
Un impegno congiunto che mira a sviluppare competenze specialistiche sempre più richieste nel settore dell’ospitalità, del benessere e del turismo termale, contribuendo a rafforzare la competitività del settore a livello nazionale e internazionale.
La seconda edizione della Summer School, sarà anticipato da due sessioni di formazione rivolte ai collaboratori dell’azienda termale. Un percorso formativo che, partendo dalle radici storiche del turismo sul Lago di Garda, giungerà fino alle sfide digitali ed etiche del presente, offrendo ai collaboratori di Terme di Sirmione una visione completa e approfondita del settore.
Il 26 novembre 2024 Maria Paola Pasini, ricercatrice di storia economica, docente di storia del turismo e marketing del territorio e della Pmi Università Cattolica del Sacro Cuore, interverrà sul tema “Dalla Belle Époque all’Intelligenza artificiale: centocinquant’anni di storia del turismo sul lago di Garda”, mentre il 26 febbraio 2025 Giovanni Gregorini, direttore del dipartimento di Scienze storiche, filologiche e sociali della Cattolica e direttore del centro di ricerca OTG, svilupperà il tema “Tra etica della responsabilità e cultura dello sviluppo”, temi cruciali per un settore come il turismo, che deve evolversi verso modelli più sostenibili e responsabili, superando la tendenza a sottovalutare gli aspetti legati alla compliance.
Fonte: Il Sole 24 Ore