Patente sul cellulare dal 24 ottobre (ma solo per pochi)

«Dal 23 ottobre saranno progressivamente rilasciate ai cittadini su App IO le versioni digitali della tessera sanitaria, della patente di guida e della Carta europea della disabilità», Poi, «per il 2025, è prevista l’adozione dell’IT-Wallet». Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’Innovazione tecnologica, Alessio Butti, ha anticipato in un’intervista pubblicata martedì 15 ottobre dal Sole 24 Ore le tappe di implementazione del portafoglio digitale, in pratica la possibilità di avere a disposizione direttamente sullo smartphone tutta una serie di documenti.

Dal 23 ottobre partenza per pochi e uso limitato

In realtà la data del 23 ottobre rappresenta solo una partenza per pochi, quasi una seconda “sperimentazione” dopo quella più tecnica che è stata svolta nei mesi scorsi. Dal 23 ottobre infatti solo 50mila cittadini (sulla base di una procedura di individuazione del Dipartimento per la transizione digitale) potranno caricare i tre documenti citati sul cellulare attraverso l’app Io. E comunque, in questa fase, potranno farlo solo per usarli alla stregua dell’attuale documento cartaceo, cioè per esibirli – a titolo di esempio – nel caso di un controllo di polizia o in farmacia per quanto riguarda la tessera sanitaria. L’uso online, per transazioni e accesso a vario titolo che richiedono questo tipo di documenti, ed eventualmente quello per terminali elettronici, sarà disponibile soltanto nel 2025.

Documenti sull’app IO per tutti i cittadini dal 4 dicembre

Per quanto riguarda il calendario di rilascio di questa prima funzionalità off-line, la seconda tappa è fissata per il 6 novembre (250mila cittadini). La terza per il 20 novembre (1 milione di cittadini). E solo dal 4 dicembre saranno coinvolti tutti i cittadini,

Che cosa succede nel 2025

Solo dal prossimo anno (con un calendario ancora in definizione) ci sarà il salto verso il vero e proprio «sistema di portafoglio digitale italiano IT Wallet», composto dal wallet pubblico per l’accesso ai servizi digitali della Pubblica amministrazione e a tutti i documenti “verificabili” (al passaporto, alla tessera sanitaria e alla Carta della disabilità dovrebbero aggiungersi la tessera elettorale e più avanti altri documenti come i titoli di studio), e da una serie di wallet resi disponibili da provider privati (pensiamo alle banche), probabilmente sulla base di un accreditamento obbligatorio da parte dell’Agenzia per l’Italia digitale (Agid). Nel 2025, come detto, per tutti dovrebbe dunque essere disponibile anche l’uso online dei documenti caricati. L’accesso sarà vincolato all’utilizzo della carta d’identità elettronica (Cie) per la maggior parte dei servizi, quelli che richiedono un maggior livello di sicurezza, e dello Spid (oltre alla stessa Cie) per quelli con un livello di criticità più basso.

Fonte: Il Sole 24 Ore