Pensioni, nel 2024 le «anticipate» calano del 15,7%. Crolla Opzione donna
Continuano a calare i pensionamenti anche per l’effetto della stretta sui canali di uscita anticipata decisa lo scorso anno dal governo. Sono 830.452 le nuove pensioni erogate dall’Inps nel 2024 contro le 907.066 complessivamente liquidate nel 2023. A far registrare la riduzione maggiore sono gli “anticipi”, che sono scesi del 15,7%: da 255.119 a 215.058. A crescere, ma quasi impercettibilmente sono gli importi medi dei trattamenti, che sono saliti a 1.246 euro mentre erano a 1.231 euro 12 mesi prima, ma resta marcato il “gender gap” previdenziale, con gli assegni delle donne più bassi di circa il 29% di quelli degli uomini. A evidenziarlo è l’ultimo monitoraggio dell’Istituto, presieduto da Gabriele Fava, sui flussi di pensionamento (aggiornato al 2 gennaio 2025), dal quale emerge il crollo di Opzione donna con soli 3.489 accessi alla pensione: erano 11.996 l’anno precedente.
Nel 2024 meno pensioni (- 76.614): stabili quelle di «vecchiaia»
Il monitoraggio dell’Inps fa notare che con decorrenza 2024 in tutto sono state erogate 830.452 pensioni (tra vecchiaia, assegni sociali, anticipate, invalidità e ai superstiti): 76.614 in meno delle 907.666 del 2023. I trattamenti di vecchiaia sono stati 254.213, sostanzialmente in linea con i 256.342 dell’anno precedente.
Dopo la stretta gli «anticipi» giù del 15,7%
La stretta a quasi tutti i canali di uscita anticipata introdotta dalla manovra 2024, a cominciare dall’aggancio obbligatorio al metodo contributivo di Quota 103, è visibile nei dati monitorati dall’Inps. Nel 2024 i trattamenti anticipati liquidati sono stati 215.058, il 15,7%% in meno dei 255.119 erogati nel 202e. Riduzione significativa anche per le pensioni ai superstiti (da 242.592 a 213.680). Scese pure le invalidità: da 61.128 a 52.261.
Elevato il «gender gap» previdenziale: assegni delle donne più bassi del 29%
Nel 2024 l’importo medio mensile delle prestazioni pensionistiche è stato complessivamente di 1.246 euro, in lieve rialzo rispetto ai 1.231 del 2022. Dalla fotografia scattata dall’Inps continua a spiccare un gap marcato tra gli importi medi degli assegni liquidati agli uomini (1.475 euro) e quelli destinati alle donne (1.048 euro): lo scarto è di 427 euro, pari a circa il 29%.
Crolla Opzione donna: solo 3.489 uscite
I numerosi paletti introdotti per l’accesso a Opzione donna, la possibilità di uscita anticipata con il ricalcolo contributivo solo per alcune categorie (caregiver, in possesso di invalidità civile di misura pari ad almeno il 74% e “licenziate”), hanno ridotto enormemente il bacino collegato a questo canale di pensionamento. Nel 2024 le richieste accolte per il pensionamento con Opzione donna sono state soltanto 3.489 contro le 11.996 del 2023.
Fonte: Il Sole 24 Ore