Per Geico boom di ordini grazie all’auto elettrica
Tesla rappresenta in realtà solo la punta dell’iceberg. Perché se è vero che il maxi-impianto di verniciatura commissionato dal colosso statunitense a Geico ha fornito un assist rilevante, con oltre 100 milioni di ricavi aggiuntivi, è in generale il business dell’elettrificazione nell’auto a rilanciare le prospettive del gruppo, che ora tocca nuovi record di ordini e spinge verso l’altop i propri ricavi, che nel 2022 erano scesi a 69 milioni.
«Dopo aver toccato i 115 milioni lo scorso anno – spiega il presidente e ad Dayush Arabnia – pensiamo di superare nel 2024 quota 200. Anche perché al momento ci troviamo con ordini confermati per mezzo miliardo di euro, il nostro massimo storico».
Commesse tecnologiche che l’azienda ottiene grazie alla progettazione di impianti di trattamento per i veicoli, maxi-siti che possono superare anche i 50mila mentri quadri, in cui le scocche delle vetture vengono prima trattate e protette, infine verniciate.
«Le tecnologie che abbiamo messo in campo – spiega l’imprenditore – si adattano in modo particolare alle vetture elettriche, dove le scocche hanno caratterstiche geometriche leggermente diverse e i forni devono adattarsi a questi cambiamenti. Altro aspetto vincente è la flessibilità, con impianti che consentono di variare produzioni e colori in modo molto rapido. In questo settore siamo diventati un punto di riferimento».
Risultati ottenuti spingendo in particolare la leva della digitalizzazione e sviluppando digital twin in grado di accorciare i tempi di messa a terra degli impianti (il record di Geico è 14 mesi) così come di verificare in anticipo ogni caratteristica prima della realizzazione fisica dell’infrastruttura, che dovrà eseguire tutti le lavaorazioni: pre-trattamento, cataforesi, sigillature e smalto.
Fonte: Il Sole 24 Ore