Per Igf (ex Whirlpool) arrivano ordini ancora prima che lo stabilimento parta

Prime commesse in arrivo di power skid per Italian green factory, l’azienda del gruppo Tea Tek impegnata nelle reindustrializzazione del sito ex Whirlpool di Napoli. La prima che sarà chiusa nei prossimi giorni è di un fondo internazionale e consiste nella fornitura di 35 power skid, cabine di trasformazione che consentono di immettere in rete l’elettricità prodotta dai pannelli solari, del valore di 5 milioni. E altre commesse sono in trattativa. Ne ha parlato il ceo del gruppo Tea Tek, Felice Granisso, nel corso della visita della XI Commissione Lavoro pubblico e privato della Camera dei Deputati presso il sito ex Whirlpool (oggi Italian Green Factory). A rappresentare la commissione, guidata dal presidente Walter Rizzetto, gli onorevoli Marta Schifone, Arturo Scotto, Marco Sarracino, Dario Carotenuto.

In corso la bonifica da 30mila mq di amianto

Le commesse accelerano e i lavori di bonifica e riqualificazione procedono con qualche rallentamento, specie dopo che è stato accertata la presenza nel sito di 30mila mq di amianto da smaltire. due condizioni che impongono a Tea Tek di modificare il piano industriale. « Non ci aspettavamo di trovarne tanto – ha detto Granisso – contavamo di trovare un sito produttivo, invece abbiamo dovuto verificare l’esigenza di realizzare un intervento di bonifica molto importante e di dover ricostruire». Di fatto era stato previsto un investimento iniziale di 25-30 milioni; si è arrivati a una previsione di 92 milioni.

Acquistato un altro impianto industriale da Stellantis

«I lavori di smantellamento dei vecchi opifici stanno procedendo- ha aggiunto Granisso – ma per accelerare l’avvio delle produzioni abbiamo acquisito un immobile di 32mila metri quadri nell’area Stellantis a Pomigliano D’Arco. Il rogito si farà a fine mese e prevediamo l’entrata in produzione in 12 mesi. A breve, poi, immetteremo a lavoro i primi operai presso la nostra sede ad Acerra, in vista delle prima commesse di power skid».

A inizio ottobre, stando ai piani di Granisso, dovrebbe partire l’appalto per affidare la costruzione dei capannoni. Al posto della fabbrica delle lavatrici, infatti, l’imprenditore campano ha previsto di realizzare un polo produttivo e di ricerca legato alla filiera delle rinnovabili. E poi si pensa di poter immettere progressivamente i primi lavoratori per arrivare a 140 unità nell’arco di un anno. «Ma questa pianificazione avverrà di concerto con i sindacati», precisa l’imprenditore.

Due due diligence in corso di Kpmg e Deloitte

Intanto sono in corso due due diligence: la prima su iniziativa di Invitalia che stando ai programmi, dovrebbe entrare nel capitale di Italian green factory, rilevando una quota del 49%, mentre si sta valutando anche l’opportunità di siglare un contratto di sviluppo. La società incaricata è Kpmg che dovrebbe concludere il suo accertamento entro fine mese.

Fonte: Il Sole 24 Ore