Per il gruppo Phi Hotels la crescita passa dalle acquisizioni
Passare dagli attuali dieci hotel a 25-30 strutture a 4 stelle e fare crescere i ricavi dai 57,2 milioni del 2024 a oltre 120 milioni nel 2028, quando terminerà il piano industriale del gruppo alberghiero Phi Hotels, società che fa capo a Xenia Hotellerie Solution. Un piano che pone l’accento sullo sviluppo non solo degli hotel ma anche con l’allargamento del business perché nel piano si parla anche dell’acquisto di tour operator specializzati nell’incoming, i viaggi che fanno i turisti stranieri verso l’Italia. Questi i due pilastri del piano industriale, elaborato dalla società di consulenza di AT Kearney, fondamentalmente prevede due fasi: nel primo biennio verrà fatta una prima tranche di investimenti per 25 milioni, con un mix di risorse proprie e linee bancarie. Nel biennio successivo la società avrà a disposizione altri 25 milioni ma verranno più puntualmente quantificati in corso di piano e sarà altresì valutato il mix di fonti ottimale in base alle condizioni di mercato. L’obiettivo di arrivare a triplicare l’Ebitda margin raggiungendo un range del 10-12% dal 4% di oggi.
La strategia punta all’acquisizione delle società che gestiscono gli hotel «non verranno acquistati i muri – precisa Ercolino Ranieri, ad di Xenia Hotellerie Solution, società Benefit quotata sul mercato Euronext Growth Milan – e verranno ristrutturati, integrati preservandoli, senza assimilarli perché devono essere parte del nostro valore». Potenzialmente nel mirino ci sono gli hotel nel Centro-Nord Italia con 50-100 camere, puntando su chi è presente nelle province. Non le grandi aree metropolitane e le città d’arte dove i prezzi sono ai massimi ma i comuni satelliti, le province. Il gruppo punta alla clientela business, quella che viaggia nel tempo libero, per benessere e lo sport alla ricerche di esperienze anche enogastronomiche . «Guardare alla provincia italiana senza quella connotazione negativa nell’immaginario ma pensando alle aree di eccellenza» spiega l’ad. In questo quadro perderà peso il servizio di «crew accommodation» fornito per il personale delle compagnie aeree e di trasporto a prezzi contrattualmente prefissati e nel rispetto delle policy del cliente. In questo particolare segmento di mercato la società lavorerà con un ruolo più consulenziale e tecnologico. Si crescerà anche nel business “wholesaler” per sviluppare la propria beds bank e per capitalizzare l’infrastruttura tecnologica e di analisi realizzata con il gruppo R&D interno. Infrastruttura a cui sono collegati oltre 1.200 hotel.
Il Cagr al 2028 delle revenue 2024 è previsto sopra il 20%, con un valore che al termine del piano industriale che supererà i 120 milioni. Continua la sua crescita il fatturato dei Phi Hotels, che supera i 75 milioni, mentre i ricavi dell’accommodation si stabilizzano sopra i 44 milioni. In lieve crescita la Distribuzione. L’Ebitda margin si attesterà tra il 10% e il 12%. «I dati preconsuntivi dell’esercizio 2024 sono in linea con le nostre previsioni di ricavi e tutte le linee di business hanno ben performato – segnala l’ad -. Nel corso dell’esercizio abbiamo investito molto nella nuova organizzazione della nostra struttura per avviare con decisione il nostro nuovo piano aziendale 2025-2028. Ci sono state quattro nuove aperture Phi Hotels nel 2024 e sono stati avviati nuovi segmenti di attività nella linea di business Accommodation che troveranno consolidamento nell’esercizio 2025. I relativi costi non ricorrenti hanno certamente limitato l’Ebitda che si attesta a circa 2,5 milioni, ma siamo consapevoli che si tratta di un fisiologico e necessario step che ha consentito importanti evoluzioni a sostegno del piano di medio termine. Sono molto buoni anche gli indicatori qualitativi che confermano il positivo andamento degli investimenti».
Fonte: Il Sole 24 Ore