Per il Tar il generico interesse “relazionale” non è sufficiente al vincolo

Con due sentenze pubblicate il 6 settembre scorso (2060/2023 e 2061/2023), il Tar Lombardia è intervenuto in una delicata materia: quella della tutela di beni artistici realizzati da meno di 70 anni (un quadro di Leonor Fini, «L’amitié», 1958) e da meno di 50 anni (un’opera di Renato Guttuso, «Passeggiata in giardino a Velate», 1983).
Nel primo caso il Ministero aveva avviato un procedimento di notifica poco prima dell’asta alla quale il Trust Valentina Cortese, proprietario dell’opera, l’aveva offerta in vendita con scopo di beneficenza. Malgrado l’avvio del procedimento di notifica, l’opera era stata acquistata da una galleria californiana, che ha poi contestato vittoriosamente davanti al Tar
la legittimità del vincolo.
Nel secondo caso, la vedova di un collezionista di Varese aveva presentato una autocertificazione all’Ufficio Esportazione di Milano, il quale, in un primo momento, nulla aveva obiettato riconsegnando il documento vidimato alla proprietaria, la quale ha spedito l’opera in Austria per venderla. Tuttavia, prima dell’asta, il Ministero ha cambiato idea ed ha intimato alla proprietaria di restituire l’autocertificazione, ritirare l’opera dall’asta e rimpatriarla. Secondo il Ministero, l’opera presentava un interesse importante in relazione al luogo rappresentato nel quadro, il giardino di Velate, dove Guttuso era solito trascorrere lunghi periodi, e, pertanto, il rilascio dell’autocertificazione vidimata era avvenuto per errore e doveva essere ritirato.

«Il denominatore comune delle due sentenze è che in entrambi i casi – spiega l’avvocato Giuseppe Calabi dello studio CBM & Partners –, il Ministero ha applicato l’art. 10, comma 3, lettera d) del Codice dei beni culturali, che consente una notifica anche nel caso di opere di artisti viventi ovvero, se di artisti defunti, realizzate da meno di 70 anni». Una precisazione: 70 anni è la soglia temporale sotto la quale, nessuna opera può essere notificata, salvo quelle che presentino un interesse “eccezionale per l’integrità e la completezza del patrimonio artistico della Nazione”, se realizzate tra 50 e 70 anni. Se un’opera non riveste carattere “eccezionale”, ovvero ha meno di 50 anni, la notifica è possibile solo se l’interesse non attiene all’opera in sé, ma in relazione alla storia politica, militare, della letteratura, dell’arte e della scienza (il cosiddetto interesse “relazionale”).

«La giurisprudenza ammette la notifica per interesse “relazionale”, ma solo se l’Ufficio è in grado di dimostrare fatti specifici in relazione ai quali una determinata opera presenti interesse » chiarisce l’avvocato Calabi. Nei due casi in esame, la motivazione dei due provvedimenti di tutela è stata ritenuta insufficiente. «L’ufficio non ha dimostrato quali fossero i fatti specifici che giustificassero un provvedimento di tutela, limitandosi a generici riferimenti al giardino di Velate dove soggiornava Guttuso ed a un supposto rapporto di amicizia tra Valentina Cortese e l’artista» conclude il legale, esperto di diritto dell’arte.

Fonte: Il Sole 24 Ore