Per il Teatro Massimo di Palermo più tournée e alleanze all’estero
Uno sguardo alla città e uno alle collaborazioni internazionali, uno sguardo all’interno del teatro e uno all’esterno con particolare attenzione ai giovani e ai quartieri. L’asse strategico del Teatro Massimo di Palermo, che ha appena chiuso l’anno con il secondo miglior risultato di sempre, si gioca su queste prospettive che il confermato sovrintendente, il compositore Marco Betta, illustra con una metafora che va a scavare nell’identità e nella vocazione del teatro: «In fondo basta guardare l’ingresso del teatro per comprendere quali possano essere il nostro sguardo e la nostra strategia per il futuro – dice -. Ci sono i due leoni bronzei con le loro allegorie: quello della Tragedia dello scultore Benedetto Civiletti che guarda all’esterno, verso la città e oltre; quello della Lirica dello scultore Mario Rutelli che guarda verso il teatro. Ed è quello che pensiamo noi: uno sguardo all’interno, ai lavoratori del teatro, al suo pubblico e uno all’esterno alla città, ai quartieri ma soprattutto all’estero per rafforzare il ruolo internazionale che il Teatro Massimo ha già».
La strategia di internazionalizzazione
Ne deriva un piano preciso: aumenterà il numero delle tournée, cresceranno le collaborazioni con i grandi teatri internazionali sulla scia di quanto già fatto ma con più frequenza e, se possibile, intensità. La casella da riempire resta quella del direttore artistico: «Siamo in una fase di osservazione e valutazione – dice Betta – per arrivare alla scelta migliore. Però una cosa vorrei dire: ringrazio Omer Meir Wellber, che è stato direttore musicale, per il cammino meraviglioso e innovativo che abbiamo fatto insieme. Ad aprile sarà di nuovo con noi».
Ricavi e spettacoli, come è andata nel 2024
I numeri, del resto, danno ragione alla governance del teatro, la cui macchina operativa è stata affidata a Ettore Artioli, direttore esecutivo della Fondazione Teatro Massimo che conta quasi 400 addetti: la programmazione artistica del 2024 ha attirato 144.319 spettatori paganti «il secondo miglior risultato nella storia del Teatro dopo il 2019». Numeri alla mano, l’anno si è chiuso con ricavi da sbigliettamento a 2,745 milioni, mentre quelli derivanti dagli abbonamenti a 1,395 milioni. In totale i ricavi hanno raggiunto circa 4,140 milioni «il risultato più alto di sempre nella storia del Teatro Massimo»: la sola Turandot, lo spettacolo più visto di sempre al Teatro Massimo, ha avuto oltre 11.000 spettatori e un incasso (lordo) di oltre 600.000 euro.
La crescita dei visitatori
Si tratta di «dati – dice Roberto Lagalla, sindaco di Palermo e presidente della Fondazione – che confermano la bontà dell’offerta artistica del teatro. Importanti anche le presenze degli under 35 che nel 2024 hanno superato le 45 mila unità, segno di un teatro che deve aprirsi sempre di più alle nuove generazioni e al resto della città. L’obiettivo per il futuro è di incrementare le produzioni artistiche nei quartieri, oltre alle collaborazioni internazionali, visti l’interesse e la curiosità crescenti che il Massimo suscita nel mondo». Ma c’è un altro aspetto rilevante e riguarda i visitatori. L’anno scorso più di 200.000 persone hanno visitato il Teatro con incassi di oltre due milioni. «Un risultato – spiegano dalla Fondazione – che conferma l’importanza del Teatro anche come simbolo culturale e turistico di Palermo». Così come strategica si è rivelata la scelta di rilanciare il ristorante del teatro affidandolo, in concessione, a una società esterna: oggi “I Giardini del Massimo” (questo il nome del ristorante) sono un punto di riferimento della ristorazione curata dal giovane chef Gianvito Gaglio (30 anni) per i palermitani ma soprattutto per i turisti.
Il programma degli interventi per il 2025
Fitto il programma degli interventi previsti nel 2025 con una stima di incremento dei ricavi propri del 10 per cento. Previsti investimenti in attrezzature per il palcoscenico (motorizzazioni, soluzioni illuminotecniche, mixer, e impianti audiovisivi) per oltre 500mila euro; investimenti in strumenti musicali per 100mila euro, rifacimento di velluti (poltrone e tende sugli infissi esterni per 250mila euro). Il Comune di Palermo completerà i restauri della prima delle due scale delle logge (la scala di accesso ai vari ordini di palchi, entrando a sinistra, chiusa da oltre 10 anni, e in lavorazione da 6 mesi) entro il mese di agosto, e a seguire inizieranno i lavori sulla seconda scala (entrando a destra) la cui durata è stimata in 8 mesi. Sempre il Comune di Palermo punta a definire il progetto e appaltare il grande piano di rifacimento impiantistico degli impianti di sicurezza del Teatro, per cui è attivo finanziamento di 5,5 milioni.
Fonte: Il Sole 24 Ore