Per l’abitare sociale, un miliardo e mezzo di fondi

«L’immobile pubblico: un’opportunità per rigenerare le città e creare valore». Così il Direttore dell’Agenzia del Demanio, Alessandra dal Verme, alla platea del 32° Forum Scenari Immobiliari, che si è chiuso sabato a Rapallo. Una nuova visione dell’Agenzia del Demanio che supera una gestione “conservativa” per dare centralità all’utenza e guardare agli immobili pubblici come strumento di rigenerazione urbana e di creazione di valore per il territorio. Centrale per dal Verme è il progetto, “la qualità della progettazione” assicurata dalla struttura per la progettazione alle amministrazioni centrali e agli enti territoriali, a cui si aggiunge la programmazione dei grandi interventi, con una visione di lungo periodo, e l’introduzione di un modello di ufficio pubblico innovativo, efficiente e sostenibile.

L’amministratore delegato di Cdp Real Asset Sgr, Giancarlo Scotti, ha invece evidenziato i risultati raggiunti dalla società nell’ultimo anno: dall’ampliamento dell’offerta sul fronte dell’abitare sociale in risposta all’emergenza abitativa, progressivamente estesa alle “3 ESSE” dell’Abitare Sociale (social, student e senior housing), all’avvio di importanti progetti di recupero degli spazi urbani; dall’estensione dell’attività a sostegno del settore turistico-ricettivo per intercettare le nuove tendenze del turismo al supporto a investimenti in transazione energetica e in economia circolare, in linea con l’Agenda Europea 2030. «Nelle infrastrutture sociali abbiamo dato avvio all’asset class del senior housing e rafforzato la nostra operatività nello student housing dove, con il nostro fondo di fondi Fnas, siamo entrati in 5 fondi target, finanziando 24 interventi per 6.800 nuovi posti letto, mentre sul fronte del sostegno alle infrastrutture green, attraverso il Fof Infrastrutture, abbiamo investito in 4 fondi, supportando oltre 25 interventi – ha detto Scotti – sottolineando come la presenza di Cdp Real asset abbia catalizzato in entrambi i settori risorse di altri investitori istituzionali, consentendo ai fondi target di effettuare ulteriore raccolta con un effetto moltiplicativo importante delle risorse attivate pari a oltre 4 volte, per un totale di circa 1,5 miliardi».

L’Agenzia del Demanio apre al dialogo con il privato, dicendo agli operatori della filiera “siate coraggiosi nell’inventare soluzioni” e racconta il suo impegno nella pianificazione immobiliare integrata che trova la sua massima espressione sul territorio nei Piani città degli immobili pubblici, realizzati in stretta collaborazione con gli enti locali per rispondere ai fabbisogni delle amministrazioni e delle comunità affinché funzionalità e cura degli immobili pubblici contribuiscano al benessere delle città e dei suoi abitanti. In questo contesto decisiva rimane la sinergia con i centri di ricerca e le università e con le imprese per creare valore economico sociale culturale e ambientale attraverso il coinvolgimento dei privati con il ricorso a forme di partenariato pubblico-privato.

Questione risorse centrale anche per Cdp, e Scotti ha ricordato come Cdp Real Asset sia riuscita a mobilitare sul fronte del social housing anche risorse europee per ulteriori 200 milioni: «abbiamo sottoscritto un accordo di coinvestimento con il Fondo Europeo per gli Investimenti nell’ambito del primo programma nazionale dedicato all’edilizia sociale promosso dallo stesso Fei in Europa e abbiamo lanciato il nuovo Fondo Nazionale dell’Abitare, il primo in Europa a godere della garanzia del programma InvestEU nell’ambito dell’edilizia sociale». Scotti cita con particolare riferimento il lavoro in corso a Roma con 8 cantieri operativi per cambiare volto e uso a complessi immobiliari che torneranno presto sul mercato, a partire dall’ex poligrafico di Piazza Verdi, in parte locato ad Enel, fino alle torri dell’Eur in cantiere per diventare un nuovo headquarter per il gruppo Fs.

Tra le iniziative che caratterizzano oggi l’impegno dell’Agenzia del Demanio la programmazione dei grandi interventi con una visione di lungo periodo oltre l’evento e per “fasi”, come i casi di Tor Vergata e del Parco della Giustizia di Bari (per il quale sta uscendo il bando per l’appalto integrato). Impegno anche nella definizione dei nuovi uffici pubblici, innovativi efficienti e sostenibili partendo dalle sedi territoriali, con indicatori Esg. Si aggiunga la restituzione alla città di spazi prima chiusi: da Nord a Sud il caso degli archivi di Milano e di Napoli.

Fonte: Il Sole 24 Ore