Per le profumerie Douglas i servizi sono fondamentali

Per le profumerie Douglas i servizi sono fondamentali

A dicembre aprirà il suo 370° negozio nel MaxiMall di Pompei: oltre 300 mq dedicati alla bellezza e al benessere tra make-up hub, nail e brow bar, wedding beauty program, make-up school e una beauty room per la presentazione dei prodotti e i nuovi lanci: continua l’espansione in Italia di Douglas, la catena di profumerie da 4,1 miliardi di euro (nell’anno fiscale 2022/23) fondata nel 1821 a Düsseldorf e da marzo 2024 quotata alla borsa valori di Francoforte, presente in 22 Paesi con una rete di 1.800 store e 20mila dipendenti. La divisione italiana – con un fatturato 2023 di quasi 452,8 milioni di euro e circa 2mila addetti, è guidata da Fabio Pampani, ceo del Sud Europa (Italia, Spagna, Portogallo, Slovenia e Croazia) che commenta: «L’apertura di Pompei rappresenta una delle più significative dell’anno in corso per noi e si inserisce nel nostro programma di espansione e di affermazione capillare sulla penisola. Qui abbiamo voluto concentrare la nostra capacità di ampliare gli assortimenti ai nuovi marchi emergenti, compresi accordi di esclusiva insieme al miglioramento dei servizi beauty che continuano a essere una componente importante per le nostre strategie commerciali in tutta la nostra rete».

L’inaugurazione arriva proprio nel pieno del periodo più importante per le vendite delle profumerie, tra il Black Friday e le festività natalizie: «Ci giochiamo il 35-40% del fatturato dell’anno – racconta Pampani -. Spero che la profumeria in generale continui ad andare come nell’ultimo anno, in crescita, così come il Natale. Il beauty è un settore in controtendenza perché tutti si prendono cura di se stessi e il mercato si arricchisce continuamente di nuovi prodotti supportato anche dal mondo digitale tra celebrity e influencer». Un ruolo importante è anche quello dell’e-commerce da cui deriva il 12% dei ricavi di Douglas Italia: «Deve completare l’offerta del negozio fisico – dice il ceo -. I due canali non sono antagonisti. Il Covid ha cambiato le regole spingendo verso gli acquisti online e noi stiamo lavorando per far capire al cliente che offriamo un’esperienza multicanale: possono, ad esempio, prenotare un massaggio online e poi farlo in profumeria oppure acquistare un prodotto sul web, dove l’assortimento è più vasto, e poi ritirarlo in negozio». Altro focus dell’insegna è il servizio: «Cerchiamo di introdurre più servizi possibile in ogni negozio che apriamo – continua Pampani -: abbiamo più di 50 beauty lounge, make up school e ora anche una scuola di skincare e in tutti i negozi proponiamo il cambio smalto: è un elemento di distintività e rende il cliente contento. E avere clienti soddisfatti è il lavoro di un retailer».

L’impegno dell’azienda va anche nella direzione del sociale e dell’ambiente come testimonia il recente premio relativo all’empowerment femminile: il gruppo si è infatti classificato al primo posto tra le “World’s top companies for women” di Forbes nel settore Retail e wholesale e al terzo posto nella classifica globale. Il supporto alle donne e all’imprenditoria femminile è fondamentale per l’identità di Douglas Group nato e cresciuto dalla visione di due sorelle e da allora molte donne coraggiose, appassionate e imprenditoriali hanno guidato la crescita continua dell’azienda: circa il 97% del personale nei negozi e circa il 70% nelle sedi centrali è femminile così come l’89% in posizioni dirigenziali. Un riconoscimento che, conclude Pampani, «mi inorgoglisce come capo, come uomo e come padre».

Fonte: Il Sole 24 Ore