Perché Israele contro Hamas rischia una lunga guerra asimmetrica
Un’imboscata. Un razzo sparato da uno dei tanti edifici ridotti in macerie. Un altro soldato caduto. Per l’esercito israeliano il 2024 si è chiuso così: con l’annuncio della morte del sergente Uriel Peretz, 23 anni, ucciso il 30 dicembre da un missile anticarro a Beit Hanun, cittadina nel Nord della Striscia di Gaza.
Mine, missili anticarro, ordigni improvvisati, trappole esplosive. La nuova guerra di Hamas non si combatte «a viso aperto». Piuttosto con imboscate mordi e fuggi. Negli ultimi tre mesi sono morti molti soldati israeliani in questo modo. Eppure, nel gennaio 2023, in questa parte settentrionale della Striscia l’esercito aveva dichiarato di aver smantellato l’infrastruttura militare di Hamas, dirottando altrove i soldati.
«La vittoria totale contro Hamas», così come il premier Benjamin Netanyahu continua a descriverla agli israeliani da oltre un anno, non appare un obiettivo realizzabile. La pensano così molti analisti e generali. E se mai Bibi ci riuscirà, il prezzo da pagare sarà ancora più alto per i palestinesi di Gaza (finora, secondo le autorità sanitarie della Striscia, ne sono morti quasi 46mila, tra cui moltissimi civili).
Anche per l’esercito israeliano il prosieguo della campagna militare a Gaza non sarà affatto indolore. Dall’inizio dell’ultima operazione di terra nel nord di Gaza, scattata lo scorso 5 ottobre, sono stati uccisi 39 soldati. Nello stesso periodo, nel sud della Striscia ne sono caduti cinque ed uno nel centro. Ci si chiede come un esercito così potente e all’avanguardia nel mondo, peraltro fornito generosamente – e costantemente – di munizioni e mezzi dagli Stati Uniti, non possa avere la meglio su di un gruppo terroristico che non possiede aviazione, non ha mezzi blindati, né armi sofisticate.
È un copione già visto più volte negli ultimi 20 anni
Nelle guerre asimmetriche conquistare un territorio è più facile che mantenerne il controllo e garantire la stabilità. La guerra contro Hamas nella Striscia si è presto trasformata in una guerra asimmetrica. Hamas ha scelto di nascondersi. Di mordere e fuggire.
Fonte: Il Sole 24 Ore