Perché le vacanze del ceto medio sono a rischio

Le previsioni per l’estate 2024 sono positive grazie agli arrivi di turisti dall’estero ma per le famiglie italiane, il ceto medio, pesa il caro vacanze. «Indubbiamente sulla spesa vacanze, in particolare per il ceto medio, ha inciso molto il caro prezzi rispetto alla capacità di spesa» spiega Dante Colitta, responsabile network Welcome Travel Group, in occasione di un incontro organizzato da Bit-Fiera Milano in cui è stato fatto il punto sull’andamento della stagione. «In Sardegna, Sicilia e Puglia c’è disponibilità – continua Colitta -. La spesa media a persona è cresciuta di circa il 10% e per una vacanza a corto-medio raggio si spendono 1.300 – 1.400 euro che diventano 2.500 – 2.800 euro per quella a lungo raggio». Così tra gennaio e aprile nelle agenzie di viaggio si è lavorato molto «e le prenotazioni sono cresciute del 30-35% grazie alla clientela alto spendente che sceglie destinazioni lontane come gli Usa, l’Oceano Indiano, Kenya, Zanzibar e il Giappone che potrebbe quadruplicare il numero dei visitatori». Si sente il rallentamento del ceto medio, le famiglie che per una settimana di vacanza devono stanziare tra i 3 e i 5mila euro. Si riduce inoltre la durata del soggiorno: chi prima della pandemia si concedeva 15 giorni ora si accontenta di 11 giorni «oppure fa dei short break – aggiunge il responsabile di Welcome Travel che aggiunge -. Anche il maltempo non ci ha aiutato perché ha tenuto lontano i clienti e le agenzie si riempiono quando il clima è caldo».

Se in Italia c’è ancora disponibilità vanno meglio le destinazioni di breve-medio raggio come Grecia, Spagna e «l’Egitto è la prima destinazione per rapporto qualità/prezzo e non si riesce a sostituire perché basta un budget di circa mille euro a persona. È la destinazione Italia il vero problema tra caro prezzi e capacità di spesa in calo delle famiglie». L’Egitto punta molto sul turismo italiano ed Egyptair aumenta i voli, sia di linea che charter, come quello stagionale che collega Palermo con Sharm El Sheikh insieme al tour operator Going, mentre da Milano Malpensa ci sarà un volo diretto verso Luxor. Il ministero del Turismo de Il Cairo segnala che nel 2023 l’Egitto ha registrato 14,9 milioni di visitatori, con una crescita dal 27% rispetto al 2022 e di gran lunga superiore al record storico di 13,1 milioni di arrivi registrato nel 2019. Un importante ruolo lo ha il turismo italiano, cresciuto del 250% con un totale di 850mila arrivi.

Gli assi dell’Italia

Se i vacanzieri italiani sono alle strette a causa delle ridotte disponibilità economiche la stagione, come negli ultimi anni, sarà salvata dagli arrivi dall’estero, l’incoming. Infatti l’Italia, secondo le rilevazioni al maggio 2024 della European Travel Commission, si conferma come la destinazione più attrattiva con l’8,4% di intenzioni di viaggio seguita da Spagna (8,1%), Francia (7,1%) e Grecia (6,3%). Inoltre il 75% degli europei intende effettuare almeno un viaggio quest’estate, +3% rispetto allo scorso anno. «I dati confermano un settore in forte crescita – dice Magda Antonioli, vice presidente European Travel Commission -. L’Italia è prima anche rispetto al sentiment e più stranieri ci sono più si attutisce la concentrazione negli stessi periodi». Secondo Magda Antonioli quest’anno i pernottamenti degli ospiti stranieri saranno al 52%, in linea con il trend degli ultimi due anni e, riportnando i dati di Forward Keys, ricorda che si stima un aumento del 12% degli arrivi internazionali. A crescere quelli a lungo raggio, dagli Usa (+14%) ma anche quelli dai mercati di prossimità come Spagna (+44%), Danimarca (+43%) e Austria (+30%), Dalla classica vacanza nel Belpaese all’insegna di sole, mare e cibo perché sempre più ospiti, italiani e non, vanno oltre, alla ricerca del viaggio emozionale. C’è chi va alla ricerca di destinazioni fresche per sfuggire all’afa altri optano per il cicloturismo, i cammini spirituali, le esperienze all’aria aperta, quelle che soddisfano il palato, il benessere a 360 gradi.

Fonte: Il Sole 24 Ore