Perplexity è un fenomeno mondiale. Ecco come funziona il motore di ricerca con l’Ai

Perplexity è un fenomeno mondiale. Ecco come funziona il motore di ricerca con l’Ai

Perplexity AI è un fenomeno mondiale. Si sta diffondendo con rapidità su computer e smartphone. Molti esperti stanno usando questo sistema di intelligenza artificiale al posto del motore di ricerca Google e, da qualche settimana, anche del proprio assistente digitale mobile di default su Android.

I vantaggi di farlo sono numerosi, anche se bisogna tenere conto di alcune importanti differenze rispetto agli strumenti più classici.

Cos’è Perplexity AI e come funziona

Perplexity Ai è un assistente digitale basato sull’intelligenza artificiale che combina le capacità di un motore di ricerca avanzato con strumenti di automazione. Fondata nel 2022 da Aravind Srinivas, con il supporto di investitori importanti come Jeff Bezos e Nvidia, si distingue per l’integrazione di analisi contestuale in tempo reale e l’interazione diretta con app di terze parti. L’azienda ha una valutazione di 9 miliardi di dollari. Ha una crescente base di utenti (oltre 10 milioni attivi mensilmente).

Cerca di distinguersi da ChatGpt grazie a un forte collegamento con i risultati di ricerca, per dare informazioni accurate e concise, supportate da fonti verificate. Di recente si differenzia anche con un approccio multimodello: di base utilizza Gpt-4o e Claude 3 Opus, che usa in modo trasparente all’utente. Le prime due opzioni per l’utente sono Auto per ricerche semplici e Pro (usa il triplo delle fonti).

Ci consente però anche di selezionare manualmente Deepseek R1 e o3 Mini di OpenAi per avere risposte più ragionate. Molti esperti lo stanno indicando come il modo più facile per usare Deepseek limitando i rischi connessi ai nostri dati. Tramite Perplexity infatti li teniamo su server americani, non cinesi, anche quando usiamo il modello Deepseek.

Fonte: Il Sole 24 Ore