Peste suina, il sottosegretario Costa, domani firma ordinanza per Roma
Il piano per eliminare il virus della peste suina che prevede anche l’abbattimento selettivo dei cinghiali è in dirittura di arrivo. In relazione all’emergenza legata alla peste suina, «credo che nella giornata di domani (lunedì 16 maggio, ndr) verrà firmata l’ordinanza dal commissario per quanto riguarda la zona di Roma, quindi verrà definita la zona rossa e verranno definite tutte le attività possibili all’interno di questa zona». Così a Tgcom24 il sottosegretario alla salute Andrea Costa. «Dopo di che, contestualmente – ha spiegato – verrà redatto un piano per l’eradicazione del virus che prevederà, ovviamente, l’abbattimento selettivo per la presenza dei cinghiali sul nostro territorio». Secondo i dati forniti dalla Regione Lazio, i casi positivi sono sei tutti riferiti alla stessa area, quella dell’Insugherata.
«Serve piano per una sensibile riduzione dei cinghiali»
«Dobbiamo essere consapevoli – ha quindi chiarito il sottosegretario – che siamo di fronte a due emergenze. La prima è quella legata alla peste suina e per questo stiamo mettendo in atto tutta una serie di strategie»; l’altra emergenza, «più ampia, è la presenza dei cinghiali sul nostro territorio che va oltre a quella che dovrebbe essere la densità prevista, provocando danni all’agricoltura e pericoli e sotto questo aspetto – ha concluso – credo che bisogna mettere in atto un piano che preveda la sensibile riduzione della presenza di questi animali sul nostro territorio».
Verso un’estensione delle aree considerate a rischio
L’ordinanza per la zona rossa potrebbe andare ad ampliare le aree già indicate come a rischio. La regione Lazio aveva infatti firmato l’ordinanza dopo il primo animale trovato malato nel parco dell’Insugherata. Come zona infetta era stata indicata un’area con un’estensione di circa 5000 ettari che comprendeva una parte del Parco di Veio, una porzione dell’Insugherata, poi l’intera superficie del Parco del Pineto e della riserva di Monte Mario.
Non solo Roma
Oltre che per la Capitale il sottosegretario aveva annunciato che sarebbero arrivati provvedimenti anche nelle altre regioni più colpite dall’emergenza: «Gli abbattimenti selettivi di cinghiali è in dirittura di arrivo. Lunedì sarò in Piemonte e proviamo a chiudere il cerchio», aveva detto Costa.
Il pressing delle Regioni
Nelle ultime giornate erano state le Regioni a sollecitare un intervento normativo. Il presidente della Conferenza, Massimiliano Fedriga, aveva infatti scritto al ministro dell’Agricoltura Stefano Patuanelli chiedendo sostegno alla proposta normativa predisposta dal ministero della Transizione ecologica per contribuire in maniera efficace al controllo dei cinghiali e di altre specie di ungulati.
Fonte: Il Sole 24 Ore