Piantedosi: intelligenza artificiale per i controlli di sicurezza 

«Quello di Palermo è un esempio per tutto il Paese. L’intelligenza artificiale entra nella gestione del controllo di sicurezza delle città». Lo ha detto il ministro degli Interni Matteo Piantedosi che ha inaugurato stamani la control room del comando di polizia municipale di Palermo in via Ugo La Malfa. «Elemento importante è la capacità di mettere le informazioni in condivisione tra le varie istituzioni dello Stato: Forze dell’ordine, Comuni, Regioni». All’inaugurazione erano presenti anche il sindaco di Roberto Lagalla, il presidente della Regione Renato Schifani, il questore Leopoldo Laricchia e il consulente per la digitalizzazione del Comune Giuseppe Lo Re.

A Palermo controlli, con attenzione particolare alla Vucciria

«Anche qui, a Palermo – ha proseguito – c’è un’attenzione particolare nei confronti della Vucciria. Vogliamo dare un’idea, senza presunzione, di uno Stato che da’ un segno tangibile di riappropriarsi di certi spazi che – ha concluso – sono stati occupati in modo quanto meno disordinato».Il ministro ha ricordato che «anche a Palermo ci sono controlli che stanno facendo, ne ho parlato con il Prefetto Cucinotta. Vogliamo dare l’idea senza presunzione di uno Stato che da il segno tangibile della volontà di riappropriarsi di certi spazi che sono stati occupati in maniera quantomeno disordinata».

A Caivano le difficoltà non si cancellano con un tratto di penna

«Le complessità di questo fenomeno sono tali che non è che pensavamo che con un tratto di penna queste si potessero cancellare. Le difficoltà del disagio minorile sono tali, soprattutto in aree come quelle di Napoli e Palermo, che sicuramente non si cancellano con un tratto di penna. Però è stato un passaggio importante. Noi abbiamo inaugurato un’attenzione che sia anche volta all’intensificazione del controllo del territorio e di contrasto a certi fenomeni». Lo ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi a Palermo – a margine dell’inaugurazione del locale confiscato alla mafia che ospiterà la sede dell’associazione Quarto Savona Quindici – a proposito del Decreto Caivano approvato in Consiglio dei ministri.

Le donne devono essere libere di uscire senza paura

«L’obiettivo è quello di arrivare a una civiltà che faccia sì che le donne non debbano avere paura di uscire, su questo non c’è dubbio. Le donne sono libere, come gli uomini e come tutti di uscire come vogliono e quindi di non incorrere in situazioni che poi determinano, come abbiamo visto, cose molto spiacevoli», ha detto il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi a margine della manifestazione di Palermo

Il sindaco di Palermo consegna le chiavi del bene confiscato

Il sindaco di Palermo Roberto Lagalla ha consegnato le chiavi dell’immobile confiscato di via Stefano Turr, 38 alla presidente dell’associazione Quarto Savona Quindici,Tina Montinaro, vedova del capo scorta di Giovanni Falcone, ucciso nell’attentato di Capaci che oggi avrebbe festeggiato i 61 anni. «É con grande felicità che oggi il Comune, alla presenza del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi – ha detto il sindaco – consegna le chiavi di questo bene confiscato all’Associazione Quarto Savona Quindici. Una sede che questa associazione e la sua presidente Tina Montinaro meritano per l’impegno sociale contro la mafia e per il sacrificio di Antonio Montinaro per il Paese e siamo convinti che questa sede sarà luogo di nuove e importanti iniziative per la legalità. Il mio ringraziamento anche al direttore dell’agenzia nazionale dei Beni confiscati, il prefetto Bruno Corda, con il quale questa amministrazione ha instaurato una proficua collaborazione. La consegna di questo bene segna un ulteriore passaggio di questa amministrazione verso l’affermazione dei valori e della legalità in questa città».

Fonte: Il Sole 24 Ore