Pier Silvio Berlusconi: «Non mi candido, ma sento il fascino della politica»

Pier Silvio Berlusconi esordisce sempre mettendo le mani avanti per allontanare l’idea di una sua discesa in politica. Dall’altra parte lui stesso non lo nega: «Non posso non confessare che sento il fascino della politica».

La politica piace al secondogenito dell’ex Cavaliere. Ne parla volentieri, risponde senza sottrarsi alle domande sia in conferenza stampa, sia nei consueti capannelli a margine della tradizionale serata di presentazione alla stampa dei palinsesti autunnali di Mediaset che si è tenuta negli studi del broadcaster a Cologno, nella serata di martedì 16 luglio.

«Politica? l’idea mi piacerebbe ma non fa per me»

La domanda – reiterata, espressa in vario modo – è chiara: è possibile pensare a una discesa in politica di Pier Silvio Berlusconi? E’ lì che l’ad di Mediaforeurope-Mfe (il nome che da qualche anno si è dato il gruppo Mediaset per testimoniare l’impegno in un progetto di espansione su scala europea) si muove con continui stop and go. Più che altro risponde con un “ma come si fa?” a chiudere la porta (per il momento?). Però quando il discorso si fa pressante ci tiene a mettere le cose in chiaro: «Mi potrebbe piacere l’idea di entrare in politica, ma in realtà non fa per me».

La spada di Damocle del conflitto di interessi

Secca è però la replica quando smentisce «di aver mai commissionato sondaggi su una mia discesa in politica. E’ una balla colossale». Quanto alla politica però, «il fascino in termini di adrenalina, avventura, spinta, rapporto con la gente io lo sento, fa parte del dna di mio padre. Di un qualcosa che io sento ahimé avere. Parlare con le persone è stato il mio mestiere per più di 30 anni perché la tv questo fa. Ma un conto è fare le elezioni con la grande avventura elettorale, un conto il sacrificio della vita politica di tutti i giorni». Conclusione del ragionamento: «Chi te lo fa fare. E poi cosa fai con il conflitto di interessi? Vendi tutto? Molli tutto in mano a qualcuno, non è un tema leggero».

Certo, lui stesso ammette che «alla prossima tornata politica si aprirà uno spazio al centro che andrà occupato. E sarà un’enorme opportunità». Su chi potrà essere il candidato a riempire questo spazio non si sbilancia.

Fonte: Il Sole 24 Ore