pil italiano in crescita, inflazione rallenta e gas risale”
Dopo il +0,2 nel secondo trimestre (e il +0,3% nel primo), con l’export che perde quota, il pil italiano continua a crescere anche nel terzo trimestre, con l’indicazione di una minore spinta dei servizi e di un’attenuazione del calo dell’industria. L’inflazione nell’Eurozona rallenta, le famiglie e le imprese saranno aiutate dal taglio dei tassi che stimola consumi e investimenti. Di contro risale però il gas in Europa.
Inflazione più bassa rispetto alla media europea
È lo scenario che emerge da Congiuntura Flash di settembre, l’analisi messa a punto dal Centro studi di Confindustria. Analizzando i singoli aspetti, l’Italia si conferma il paese a minore inflazione: +1,1% (core a +2,1), contro il +2,0% in Germania, +2,2 in Francia e +2,4 in Spagna. Nell’Eurozona è scesa al 2,2, anche se al netto di energia e alimentari è al 2,8 per cento. La Bce il 12 settembre ha deciso un secondo taglio dei tassi, ancora -0,25, e i mercati si aspettano il 18 una prima mossa della Fed americana, limitata allo 0,25 ma seguita da altri tagli.
Prezzi elettricità in risalita
Il prezzo del gas in Europa a settembre è a 36 euro a mwh, da un minimo di 27 a marzo, e questo alzerà i prezzi dell’elettricità per famiglie e imprese, agendo negativamente sull’inflazione.
Arretra la fiducia delle imprese
Guardando l’industria, le prospettive sono meno deboli, anche se ha segnato -0,9 a luglio e c’è un acquisito negativo anche nel terzo trimestre (-0,4% da -0,9% nel secondo). L’RTT segnala a luglio un rimbalzo del fatturato industriale, in agosto l’indice HCOB PMI ha quasi recuperato la soglia di stabilità (49,4 da 47,4), ma la fiducia delle imprese ha perso ulteriore terreno.
Il rallentamento dei servizi
Rallentano i servizi: nel secondo trimestre erano cresciuti con il traino del turismo (+0,4% il valore aggiunto). Ma in agosto il PMI è calato ancora e indica una crescita più tenue. I consumi vanno adagio e le prospettive sono modeste, la fiducia delle famiglie è diminuita in agosto, dopo tre aumenti, nonostante il costo del credito sia in calo, ci sia una moderata crescita salariale e un aumento dell’occupazione.
Fonte: Il Sole 24 Ore