
Pil, previsioni a confronto sul sito dell’Upb
Sette previsioni sulla crescita italiana, messe a confronto e aggiornate costantemente, per monitorare la dinamica delle stime istituzionali sul Pil.
Il dashboard
Quello realizzato dall’Ufficio parlamentare di bilancio, e messo a disposizione sul sito (https://www.upbilancio.it/le-previsioni-sul-pil-dellitalia) è uno strumento di lavoro per i tecnici, ma soprattutto un mezzo di conoscenza per un pubblico più vasto. Perché con un’infografica dettagliata ma di lettura immediata permette di vedere con un colpo d’occhio quali sono le prospettive degli osservatori più qualificati sulla crescita del Paese; e di verificare, guardando all’indietro con i dati che risalgono al 2018, anche il tasso di successo del lavoro del previsore, reso complicatissimo dall’incertezza che caratterizza in modo ormai strutturale il quadro della congiuntura.
Gli osservatori considerati
I previsori istituzionali considerati sono Banca d’Italia, Commissione Europea, Fondo monetario internazionale, Istat, ministero dell’Economia, Ocse e lo stesso Ufficio parlamentare di bilancio. Per gli anni precedenti al 2025 sono rappresentate le proiezioni formulate in autunno (tra ottobre e dicembre), essendo le più rilevanti ai fini della predisposizione della Legge di bilancio; per l’anno in corso si mostrano invece tutte le previsioni elaborate nel periodo.
I dati a disposizione
Nel panel delle informazioni è riportato anche il dato storico del PIL pubblicato dall’Istat, in termini sia grezzi sia corretti per i giorni lavorativi, poiché alcuni previsori (in particolare Ocse e Banca d’Italia) si riferiscono a quest’ultimo. Inoltre, il dato Istat sul PIL viene indicato sia nella versione preliminare (in genere rilasciata in marzo) sia in quella finale, contenuta nell’ultima pubblicazione Istat disponibile.
L’infografica sul PIL dell’UPB si articola in tabelle e grafici contenenti le previsioni di ogni istituto sull’orizzonte di tre anni, le previsioni di tutti gli osservatori considerati per il singolo anno da considerare e le stime più aggiornate di ogni previsore.
Fonte: Il Sole 24 Ore