Pirelli, soci italiani più forti: Camfin compra il 2,2%

I soci italiani rafforzano la presa su Pirelli. Dopo la mossa a sorpresa con la quale i cinesi di Silk Road, il fondo che ha affiancato fin dall’inizio ChemChina (37%) nell’investimento in Pirelli, sono usciti dall’azionariato della Bicocca, Camfin ha perfezionato l’acquisto del 2,2% del capitale di Pirelli & C. S.p.A. «a completamento – riferisce una nota – di quanto autorizzato dalla delibera del cdA di Camfin comunicata al mercato lo scorso 19 settembre 2023». Tale delibera aveva autorizzato l’acquisto di azioni Pirelli fino a un massimo del 5% del capitale di Pirelli e, in forza di essa, a gennaio 2024, Camfin aveva acquistato il 2,8% del capitale sociale di Pirelli.

In seguito a tali operazioni la catena di controllo che fa capo a MTP SpA detiene una quota complessiva pari a circa il 22,78% di Pirelli, «rinsaldando così il ruolo di Camfin e MTP SpA quali azionisti stabili e ribadendo la fiducia e l’impegno nel sostenere i progetti industriali di Pirelli».

Con la vendita a sorpresa della quota di Pirelli da parte di Silk Road, la componente cinese perde di fatto il controllo sul gruppo degli pneumatici. All’assemblea di martedì scorso, stando ai dati diffusi dalla società, era infatti presente circa l’88% del capitale. Se a questa quota si toglie il 9%, appunto, la maggioranza espressa ieri dal blocco di controllo non basta più. Per avere l’effettiva maggioranza, vale a dire il 50% più uno delle azioni, di quel 79% del capitale restante occorrerebbe circa il 39,5% del capitale. Una quota, quindi, inferiore al 37% detenuto attualmente da ChemChina. Ma andando ancor più a ritroso, la percentuale di affluenza alle assemblee del gruppo della Bicocca è sempre stata negli ultimi anni nell’ordine dell’80%, comunque un livello troppo alto per garantire a ChemChina con il suo 37% il ruolo di socio di controllo della società.

Per quanto riguarda la componente nazionale, se si considera anche il patto di consultazione con Brembo, a cui fa capo il 6% di Pirelli, il fronte dei soci italiani sale così al 28,2% del gruppo degli pneumatici. Un pacchetto rotondo, dunque, che fa da contraltare a quel 37% del capitale nelle mani del socio cinese Sinochem che resta orfano dell’asse con Silkroad.

Fonte: Il Sole 24 Ore