
Più di una famiglia su tre cerca mutui green per una casa in classe energetica A o B
Una richiesta su quattro ad alto loan to value
Una richiesta di mutuo su quattro, raccolta sul canale web, risulta ad alto loan to value, ossia presenta un importo richiesto superiore all’80% del valore dell’immobile fornito a garanzia dell’operazione. Percentuale che sale a una richiesta su 2 per la fascia under 36. La dinamica delle richieste di mutuo ad alto loan to value risulta in crescita rispetto al trimestre precedente, un trend questo che si lega a diversi fattori, soprattutto la riduzione dei tassi di offerta del mutuo e un’offerta bancaria dinamica dedicata ai nuovi segmenti di mercato.
Secondo le rilevazioni del Borsino Mutuisupermarket – Nomisma, nel secondo semestre 2024 il loan to value medio è stato pari al 70% a livello mercato, mentre per il segmento under 36 ha raggiunto l’82 per cento.
L’indice dei prezzi dei mutui
MutuiSupermarket, attraverso l’Indice dei Prezzi dei Mutui, traccia l’andamento dei tassi di interesse per le principali tipologie di offerte di mutuo con finalità di acquisto della prima casa. L’indice monitora, in particolare, l’evoluzione della media dei 5 migliori tassi di interesse di mercato, ponderata per le durate di mutuo a 25 e 30 anni e il loro peso totale delle erogazioni.
Se si considera ad esempio una richiesta di mutuo a tasso fisso “classica” di un cliente over 36 interessato ad un mutuo a tasso fisso con un finanziamento dell’80% del valore dell’immobile, il taeg risulta in forte contrazione, passando da un 4,4% di fine 2023 al 3% di inizio 2025.
Considerando i mutui green, per operazioni in cui gli immobili forniti a garanzia risultano di classe energetica A-B, i tassi/Taeg sono inferiori e presentano una scontistica compresa in una forbice tra lo 0,4% e l’1 per cento. Anche nel caso di una richiesta di mutuo a tasso variabile alle medesime condizioni (cliente over 36 che richiede un finanziamento per l’80% dell’immobile) il tasso di interesse/Taeg risulta in forte contrazione passando dal 5,5% di fine 2023 al 3,9% di inizio 2025. Anche in questa casistica i mutui green sono più convenienti rispetto ai mutui standard e presentano tassi inferiori da un 0,5% ad uno 0,3 per cento.
«Il sistema bancario – ha spiegato Stefano Rossini, amministratore e fondatore di MutuiSupermarket.it. – continua a puntare in maniera sempre più evidente sul segmento dei mutui green, applicando tassi di interesse finiti, in alcuni casi, addirittura inferiori agli indici Irs rappresentativi del costo del denaro, ad esempio offrendo per un mutuo a tasso fisso a 25 un tan del 2,19% quando il corrispondente indice Irs di durata 25 anni si posiziona ad oggi attorno al 2,55 per cento. Parallelamente i principali istituti di credito stanno ampliando la platea degli immobili green non solo alle classi energetiche A e B, ma anche alla C e D, per gli immobili costruiti prima del 2021».
Fonte: Il Sole 24 Ore