Pizzium, fatturato cresciuto del 21% in sei mesi e 15 nuove aperture nel 2024

Pizzium continua la sua espansione e non rallenta il tasso di crescita in termini di giro d’affari e marginalità. Ad oggi le pizzerie, tutte a gestione diretta, sono 60 (52 Pizzium e 8 Crocca) e danno lavoro a 700 dipendenti, il 75% dei quali con un contratto a tempo indeterminato. Otto locali sono stati aperti dall’inizio dell’anno ma le inaugurazioni diventeranno 15 entro fine 2024. E, secondo i dati anticipati a Food24, dopo un fatturato di 43,5 milioni di euro nel 2023 (+45% annuo) la prima metà del 2024 mostra un incremento del 21% sull’anno precedente, con un Ebitda superiore al 25 per cento. 

«È la dimostrazione che le aperture effettuate fino ad oggi sono solide e decise dopo attente valutazioni di sostenibilità. Non abbiamo debiti e non abbiamo mai chiuso un locale», sottolinea Stefano Saturnino, fondatore e ceo della catena nata nel 2017. «Se si esclude il periodo del Covid l’espansione è stata continua, mantenendo gli stessi tassi di crescita dei parametri economici – fa notare Saturino –. Ovviamente ora con il crescere delle pizzerie il fatturato dovrebbe aumentare molto per mantenere lo stesso trend e quindi ci aspettiamo un fisiologico rallentamento da questo punto di vista».

Nel 2021 il Fondo di investimento Equinox ha rilevato il 40% della società: ha dato una spinta alla crescita anche in vista di un’uscita futura, è in programma? «L’ingresso è avvenuto in un momento di incertezza durante il periodo Covid, la situazione ora è stabile, con soddisfazione reciproca. Non dobbiamo aprire per forza nuovi locali, ma lo spazio per crescere c’è e anche in Italia si stanno superando sempre più i pregiudizi sulle catene. Dal 2,5% di quando abbiamo iniziato le catene ora sono al 10% del totale dei locali ma all’estero la quota è molto più alta e negli ultimi anni la domanda di pasti fuori casa è rimasta forte nonostante la crisi. L’obiettivo è quello di continuare a crescere di 15-20 locali all’anno anche se valuteremo di volta in volta se ci saranno le giuste condizioni». Anche all’estero? «Non è ancora nei nostri piani attuali – continua il ceo – dato che in Italia ci sono ancora possibilità di sviluppo, ma credo che lo sbarco oltreconfine sia nelle nostre corde in futuro».

Se dovesse rivelare un segreto del successo di Pizzium? «Sembra la scoperta dell’acqua calda, ma la ricetta vincente sta nella cura di tutti i dettagli – dice il ceo – non solo nella qualità prodotto pizza, nella scelta dei fornitori e degli ingredienti di tutti i nostri piatti. Ogni aspetto è studiato e curato nei particolari, dalla musica di sottofondo alle stoviglie. La professionalità e la velocità del servizio è poi fondamentale. Fortunatamente ci sono tanti bravi pizzaioli in Italia, noi cerchiamo di non farci sfuggire i migliori anche grazie a un contratto che prevede una buona retribuzione e integrazioni welfare». In questa strategia un ruolo centrale è svolto dal laboratorio centralizzato di Acerra, che garantisce un controllo costante su tutta la linea di di Pizzium e Crocca. «È cuore della produzione quotidiana di gastronomia e pasticceria per tutte le pizzerie ed è già strutturato per sostenere il carico di lavoro derivante dall’espansione futura», dice il ceo.

Entro fine anno Pizzium quindi aprirà a Roma, Venezia Mestre, Parma e Saronno (Varese). Crocca, che invece di quella napoletana propone la pizza croccante grazie alla specificità della preparazione e del mix di farine, aprirà a Milano e a Torino. Per un totale stimato di 150 nuove assunzioni. «I dati testimoniano la solidità della nostra gestione – conferma il nuovo chief financial officer Vittorio Alessandria, con un passato in Fiat, Ibm, Sky, e Grom – e la capacità di generare risorse sufficienti per sostenere la crescita».

Fonte: Il Sole 24 Ore