Pmi della moda, verso l’ok alla moratoria dei prestiti garantiti da Simest

Pmi della moda, verso l’ok alla moratoria dei prestiti garantiti da Simest

Mentre il settore della moda si avvia a concludere un anno di sofferenza, con la crisi che ha investito in modo importante le Pmi della filiera, proprio le piccole aziende dovrebbero ottenere a giorni una misura promessa dal ministro Adolfo Urso durante il Tavolo della Moda del 6 agosto 2024, l’ultimo che ha visto tutte le rappresentanze delle imprese faccia a faccia con i rappresentanti del Governo. Il prossimo, secondo quanto dichiarato dal ministro durante un question time alla Camera, sarà il 20 gennaio 2025.

La misura in questione riguarda una moratoria sui prestiti con garanzia Simest contratti delle piccole imprese durante il periodo Covid. Fondi che le Pmi stanno facendo fatica a restituire complice la situazione difficile: gli ordini in calo – anche a doppia cifra -, il costo del credito ancora alto e la necessità di fare investimenti per non arrivare impreparati agli obiettivi imposti dall’Unione Europea. Le Pmi – che sono ancora in attesa di un documento descrittivo dell’intervento – avrebbero così la possibilità di avere la sospensione della quota capitale e il pagamento di una quota di interessi con una piccola maggiorazione. Una misura che seppure copra solo il perimetro dei prestiti garantiti da Simest, viene accolta con apprezzamento.

Lo scorso 6 agosto, al Tavolo della Moda, era stato comunicato che, su iniziativa del Mimit, l’Associazione Bancaria Italiana (Abi) aveva inviato una circolare agli istituti bancari con disposizioni per la ricalendarizzazione dei finanziamenti garantiti da Sace, Simest e Medicredito ottenuti dalle imprese durante la fase Covid e la crisi energetica scaturita dal conflitto in Ucraina.

Contributi per la transizione ecologica: domande al via l’11 dicembre

Sempre in tema di finanziamenti per le piccole imprese del tessile-moda-accessorio, il prossimo 11 dicembre si aprono le domande per accedere ai fondi stanziati dalla legge di Bilancio 2024 (206 del 27 dicembre 2023) all’articolo 11 recante “Disposizioni organiche per la valorizzazione, la promozione e la tutela del Made in Italy”: Il governo, tramite Invitalia, ha stanziato 15 milioni di euro, di cui 5 milioni di euro per l’anno 2023 e 10 milioni di euro per l’anno 2024, per Pmi operanti sul territorio nazionale nel settore del tessile, moda e accessori che intendono intraprendere percorsi di sviluppo volti a favorire la transizione ecologica e digitale del processo produttivo o dei prodotti o servizi offerti.

Nel dettaglio, sono agevolabili attività di formazione del personale dipendente dell’impresa; l’implementazione di tecnologie abilitanti finalizzate a favorire lo sviluppo dei processi aziendali o i prodotti innovativi tra cui figurano anche cloud computing, big data e analytics, intelligenza artificiale, blockchain, sistemi di tracciabilità digitale della filiera produttiva; ottenimento di certificazioni di sostenibilità ambientale. Le agevolazioni sono concesse sotto forma di contributi a fondo perduto nella misura massima del 50% delle spese ammissibili e nel limite massimo di 60 mila euro, ai sensi e nel rispetto del regolamento de minimis.

Fonte: Il Sole 24 Ore