Polestar 2 Bst edition 270: la prova su strada dell’elettrica sportiva da 476 cv
Tre elementi caratterizzanti del marchio
Polestar 2 è un modello lanciato già nel 2020 ma arriva in Italia solo adesso dato che il marchio sbarca ora nel Bel Paese. È una berlina che strizza l’occhio a Tesla ma che, a differenza del marchio californiano, vanta un’esperienza del gruppo Geely (a cui appartiene anche Volvo) che è notevole grazie a decenni di messe a punto.
Il marchio si basa su tre capisaldi che caratterizzano i modelli del marchio, quali: design, nato dalla sapiente mano di Alexandre Missoni e molto curato, che mostra linee essenziali e pulite. Lo stesso stile minimalista che ricorda un po’ Apple e che si ritroverà negli store che verranno aperti a Milano e Roma.
Punto fondamentale della strategia Polestar è la sostenibilità. Questa si definisce nella scelta dei materiali, vegani e tracciabili, nella motorizzazione 100% elettrica e, addirittura, nell’obiettivo di produrre entro il 2030 automobili a impatto zero dalla produzione allo smaltimento. Un obiettivo davvero ambizioso quest’ultimo e che, a una nostra domanda su come verrà raggiunto, ancora non è chiara la strada. Un po’ troppo ambizioso forse dato che il 2030 è ormai domani.
Infine, le performance. Le auto a marchio Polestar nascono come veicoli piacevoli e performanti, per chi ama divertirsi al volante. E per enfatizzare questo aspetto, Polestar si è avvalsa di esperti nel settore, come Brembo che si occupata dell’impianto frenante, Öhlins delle sospensioni con ben 22 regolazioni e Pirelli che ha creato degli pneumatici PZero ad hoc per questa vettura.
Alto anche il livello tecnologico, grazie alla collaborazione con Google, le mappe sono integrate e non solo, mostrano anche dettagli utili per i veicoli elettrici, come il livello di carica residua all’arrivo. Purtroppo però, per i più nerd, non è disponibile la connessione wireless di Apple Car Play ma solo con cavetto. Sia i passeggeri anteriori che quelli posteriori possono contare su due prese usb-c. Mentre nel bagagliaio è presente una presa da 12V.
Fonte: Il Sole 24 Ore