Pompei, ok dei sindacati al numero chiuso: «Ma più peso agli italiani nelle entrate gratuite»
I sindacati del Parco archeologico di Pompei aprono al numero chiuso per le entrate giornaliere al sito ma chiedono di rivedere a favore degli italiani la politica degli ingressi gratuiti. «i Coordinatori di Cisl ed Fpl del Parco archeologico di Pompei», si legge in una nota, «congiuntamente ai propri rappresentanti della Rsu di riferimento, confermano la condivisione del nuovo piano organizzativo proposto prima e realizzato dopo dall’Amministrazione, al fine di migliorare l’offerta culturale» e garantirne la sicurezza «sia del personale che dei visitatori, nonché assicurando la tutela del patrimonio archeologico».
Allo stesso tempo, però, le organizzazioni sindacali indirizzano un caveat sugli ingressi gratuiti: «L’istituzione dell’ingresso gratuito nelle prime domeniche del mese», recita ancora la nota firmata dai segretari di Cisl Antonio Pepe e Fpl Nicola Mascolo, «ha dimostrato di non portare beneficio né al turismo né ai beni archeologici, perché, in quelle giornate, si verificano vere e proprie invasioni di visitatori, scarsamente di tendenza turistica, in quanto oltre agli interessati alla storia antica affluiscono anche curiosi e perditempo, tanto da renderne difficile la vigilanza, la sicurezza e l’integrità dei beni culturali».
L’iniziativa in questione, scrivono le sigle, «non l’abbiamo mai ritenuta brillante, né tantomeno abbiamo condiviso l’abolizione dell’ingresso gratuito agli italiani ultra 65enni e ai pensionati dello stesso ministero, istituendo invece un beneficio agli stranieri che, tra l’altro, non ricambiano gli stessi favori agli italiani in vacanza all’estero. Riteniamo che il governo italiano dovrebbe offrire ai propri cittadini la possibilità di conoscere la loro storia, lasciando agli stranieri le stesse condizioni che offrono agli italiani nel loro Paese».
Fonte: Il Sole 24 Ore