Ponte sullo Stretto, Anas va sotto di 69 milioni

Ponte sullo Stretto, Anas va sotto di 69 milioni

«Nella vicenda relativa alla valorizzazione della società Stretto di Messina nel bilancio Anas 2022 è stato seguito il criterio della valorizzazione “al costo” non compatibile con il comma 6 dell’articolo 4 e con il n. 4, comma 8, dell’articolo 2 Dl n. 35 del 2023. Successivamente il perito indipendente nominato dal Mef ha ritenuto non funzionali al riavvio dell’opera oltre 85 milioni di euro di costi sostenuti da SdM, con conseguente ripercussione negativa per oltre 69 milioni sul bilancio 2023 di Anas causato dalla perdita di valore delle azioni di Stretto di Messina».

Lo scrive la Corte dei Conti nella delibera 143 del 4 dicembre in merito alle attività di controllo sulla gestione finanziaria di Anas nel 2023. I rilievi della magistratura contabile che riferiscono di «una non corretta valorizzazione delle quote di Stretto di Messina in titolarità ad Anas» e di «una rilevante svalutazione delle azioni di SdM operata dal perito in aderenza all’obbligo legale di rilevanza dei soli costi funzionali al riavvio dell’opera» con «ripercussioni negative sul bilancio» ha suscitato la reazione del Pd che sulla vicenda ha presentato un’interrogazione ai ministri Giorgetti e Salvini. «Dopo i rilievi posti dalla Corte dei Conti sulla gestione finanziaria di Anas – dicono i capogruppo Pd in commissione Trasporti, Anthony Barbagallo, e in commissione Ambiente, Marco Simiani in una nota – il governo non può più girarsi dall’altra parte».

Rilievi dei magistrati contabili anche in merito alla concessione di Anas con la “valorizzazione della concessione in bilancio con ricavi sino al 2052”. La società, ha rilevato la Corte dei conti “ha continuato a valorizzare la concessione confidando che i commi 1018-1019 della legge 27 dicembre 2006, n. 296, consentissero di sostituire in 50 anni l’iniziale durata della concessione prevista in 30 anni”. Ma si tratta per i magistrati di un “punto, molto delicato per gli equilibri finanziari attuali e futuri della Società” e infine che su questo “la posizione societaria, non trovi solidi riferimenti fattuali e giuridici”.

Fonte: Il Sole 24 Ore