Porti, miniere e tunnel per la corsa di Valente

Porti, miniere e tunnel per la corsa di Valente

«Al mondo ci saranno tre aziende come la nostra: si tratta certamente di una nicchia ma le applicazioni sono numerose». Nicchia, quella in cui opera Alberto Menoncello, che riguarda i sistemi di fissaggio e altre applicazioni in tutto ciò che coinvolge in senso lato il mondo della rotaia. Che non include soltanto il settore ferroviario in senso stretto ma si allarga ai numerosi ambiti in cui esistono rotaie di movimentazione, gru, carrelli. Dunque porti, miniere, magazzini, tunnel, attività industriali. Settori che spingono verso l’alto i ricavi dell’azienda guidata da Menoncello, la Valente, fondata nel 1919 e basata a Lainate, alle porte di Milano, Pmi proiettata verso una nuova fase di crescita. «Rispetto allo scorso anno il progresso è nell’ordine del 50% – spiega l’imprenditore – e credo che arriveremo oltre gli 11 milioni. Ma sulla base degli ordini che abbiamo già acquisito pensiamo di poter andare anche oltre nel 2025, arrivando ad un fatturato di 15 milioni».

Nata e cresciuta specializzandosi nei macchinari per i lavori in galleria, alla luce della nuova concorrenza di paesi low-cost, come Cina o Turchia, Valente ha progressivamente riorientato il proprio business nel settore delle rotaie, non strettamente quelle ferroviarie. Un mondo poco visibile ma ampio, che include ad esempio tutte le movimentazioni che avvengono all’interno dei porti per la logistica delle gru o per l’intermodalità. «I porti ci stanno dando una buona spinta – commenta l’imprenditore – con lavori che spaziano in Italia da Ravenna a Trieste, da Genova a La Spezia. C’è però un business crescente anche all’estero, ad esempio in Brasile, dove abbiamo vinto una gara da due milioni di euro per il porto di Imetame. Altre tre tranche analoghe sono previste in prospettiva e siamo in buona posizione per aggiudicarcele».

Altro comparto coperto è quello minerario, con nuovi ordini ad esempio in Sardegna, che vede la riapertura del sito di Silius riattivando l’estrazione della fluorite. «E poi naturalmente ci sono i tunnel, settore che ancora presidiamo realizzando rotaie, scambi e altre applicazioni. Siamo ad esempio presenti nei lavori della Torino-Lione e nella realizzazione della nuova stazione dell’alta velocità a Firenze».

Settori e siti in cui entrano nei cantieri le piastrine e i sistemi di fissaggio di Valente, componenti testati anche dal Politecnico di Milano, con cui l’azienda sta portando avanti un progetto di ricerca, sviluppando un configuratore in grado di definire le combinazioni ottimali tra rotaie e sistemi di fissaggio nella movimentazione delle gru.

 

Fonte: Il Sole 24 Ore