Poste, in arrivo oltre 7.500 tra stabilizzazioni e assunzioni

Poste, in arrivo oltre 7.500 tra stabilizzazioni e assunzioni

La trattativa di Poste italiane con i sindacati su assunzioni, stabilizzazioni, politiche attive, organizzazione e indennità ha portato a un primo accordo che si è concentrato su assunzioni e stabilizzazioni che supereranno le 7.500 per il periodo 2025-2026. Rimangono aperti altri capitoli che vanno dallo smart working alle indennità che verranno definiti nei prossimi giorni.

Il testo siglato dall’azienda con Cisl Slp, Confsal Comunicazioni, Failp Cisal e Fnc Ugl chiude la vertenza iniziata nei mesi scorsi. In un comunicato unitario i sindacati parlano di «un risultato eclatante: per la prima volta è stato quantificato l’organico complessivo di Mercato Privati, suddiviso per Filiali, come avevamo richiesto, fissando numeriche che garantiranno stabilità per il biennio 2025-2026. In questo modo è stato vanificato il tentativo aziendale di ridurre progressivamente il personale».

Gli interventi di politiche attive del lavoro e le assunzioni

L’intesa prevede diverse capitoli che vanno dalle assunzioni fino alle politiche attive del lavoro su cui ci saranno 9.318 interventi.

La riorganizzazione del settore Poste, comunicazioni e logistica, il cosiddetto PCL, prevede un aumento delle conversioni di 811 nelle attività di recapito e 360 nello smistamento, per un totale di 1.171 interventi. Le stabilizzazioni previste sono 5.447 nel recapito e 500 nello smistamento, per un totale di 5.947 interventi.

Nel settore Mercato privati (MP) le trasformazioni riguarderanno 200 full time equivalent, per un totale di 400 interventi. Le assunzioni saranno 1.600 full time equivalent. Sulle sportellizzazioni sono stati concordati 200 interventi.

Fonte: Il Sole 24 Ore