Poste, l’utile a 1 miliardo
Poste Italiane mantiene salda la rotta dei conti nel primo semestre, nonostante l’impatto della crescita dei tassi di interesse si manifesti sui numeri del semestre, in particolare per via della riduzione delle plusvalenze sui titoli di Stato. Per questo motivo la società ha deciso di pubblicare i dati al netto delle partite straordinarie e di oneri: tra queste anche la plusvalenza sulla jv Sennder, i costi dell’acquisto e trasporto di energia e il peso del nuovo contributo al fondo di garanzia dei rami vita, istituito per legge a fine 2023, e che peserà per 74 milioni nell’intero esercizio. I numeri annunciati ieri e depurati da queste voci indicano una crescita dei ricavi del 7,3 per cento, a 6,2 miliardi. Il risultato operativo aumenta del 14,2 per cento e si attesta a 1,5 miliardi. L’utile netto cresce del 14,3%, a 1 miliardo (contro 1,140 miliardi di giugno 2023, ma teneva conto delle voci straordinarie). I costi totali segnano una crescita del 6,1 per cento, a 4,7 miliardi. I costi del personale aumentano del 3,6%, a 2,8 miliardi. E’ notizia di questi giorni l’accordo sul nuovo contratto che introduce maggiore flessibilità per le consegne. I costi operativi aumentano del 6,6%, a 2,1 miliardi, e riflettono la maggiore crescita del business. Le attività finanziarie investite aumentano di 8 miliardi rispetto a fine 2023, a 589 miliardi. La società ha annunciato ieri una revisione al rialzo del il target di fine anno dell’Ebit adjusted (cioè al netto di voci straordinarie) che sarà elevato a 2,8 miliardi. Per gli analisti i numeri annunciati ieri sono superiori alle attese: il titolo in Borsa ieri è salito attorno al 4 per cento.
I numeri al netto dei correttivi rifletterebbero sui conti del gruppo una flessione dell’Ebit e del risultato netto. Per fare un esempio, l’impatto della gestione attiva del portafoglio (cioè le plusvalenze sui titoli di Stato) sui ricavi è pari a zero nel secondo trimestre del 2023, mentre era di 168 milioni nel primo semestre dello stesso anno; in calo di 6 milioni nel secondo trimestre del 2024 e di 16 milioni nel primo semestre dello stesso anno.
I ricavi da terzi di corrispondenza, pacchi e distribuzione pari a 1,9 miliardi di euro nel primo semestre 2024 hanno segnato una crescita del 5,7% su base annua. I ricavi dei pacchi sono saliti al 12,2% , attestandosi a 743 milioni nel primo semestre, supportati da una crescita solida dei volumi di pacchi (+23,5% a 143 milioni di unità nei sei mesi). In crescita anche i ricavi da corrispondenza; il risultato netto resta positivo per 16 milioni
I ricavi dei servizi finanziari si sono attestati a 2,7 miliardi nel primo semestre 2024, con una crescita del 7% su base annua . Cresce l’attività della gestione del risparmio. Il contributo del margine interesse, legato all’incremento dei tassi di interesse, nel primo semestre si attesta a 1,2 miliardi (653 milioni il contributo nel primo trimestre 2024; 564 milioni nel primo 2023). Pesa sui numeri la forte flessione degli incassi da plusvalenze. I ricavi dei servizi assicurativi sono stati pari a 827 milioni, in crescita del 7,1 per cento. I ricavi da protezione sono aumentati del 77% nel primo trimestre (da 49 a 86 milioni). I ricavi dei servizi Postepay si attestano a 761 milioni, in crescita del 12,7 per cento. L’offerta luce e gas di Poste Energia, lanciata a giugno 2022, ha contribuito a ricavi con 19 milioni nel secondo trimestre del 2024 e con 34 milioni nel primo semestre del 2024. Il costo delle materie prime e degli oneri di trasporto di energia elettrica è stato di 42 milioni nel primo semestre 2023, 55 milioni nel secondo trimestre 2024 ed 146 milioni nel primo semestre 2024. Ieri l’ad Matteo Del Fante si è detto «non preoccupato» dell’impatto della decisione Antitrust dei giorni scorsi, con la quale ha imposto a Poste di aprire gli uffici postali alla vendita di servizi di altri operatori dell’energia. Il manager specificato di non voler anticipare eventuali impatti della decisione, che ha definito «ammorbidita» rispetto al primo verdetto della primavera scorsa (poi sospeso dal Consiglio di Stato), sul business del gruppo.
«Il nostro modello di business si è dimostrato ancora una volta vincente con questi risultati così straordinari. Da inizio anno, la performance continua ad essere solida in tutti i settori, con un’ulteriore accelerazione dei trend positivi nel secondo trimestre del 2024», ha commentato. Quanto al nuovo accordo sul contratto di lavoro, esso «rappresenta una pietra miliare, poiché risulta cruciale per l’implementazione sia della trasformazione del nostro business logistico».
Fonte: Il Sole 24 Ore