Poste, utile netto a 1 miliardo. Target sul risultato operativo in rialzo

Poste, utile netto a 1 miliardo. Target sul risultato operativo in rialzo

I punti chiave

  • Plusvalenze sui titoli di Stato da 168 a 16 milioni tra giugno 2023 e giugno 2024
  • Corrono i ricavi dei pacchi: 143 milioni consegnati fino a giugno 2024
  • Corrono i ricavi dei pacchi: 143 milioni consegnati fino a giugno 2024

Poste Italiane mantiene salda la rotta dei conti nel primo semestre, nonostante l’impatto della crescita dei tassi di interesse si manifesti sui numeri del semestre, in particolare per via della riduzione delle plusvalenze sui titoli di Stato. Per questo motivo la società ha deciso di pubblicare i dati al netto delle partite straordinarie e di oneri: tra queste anche la plusvalenza sulla jv Sennder, i costi dell’acquisto e trasporto di energia e il peso del nuovo contributo al fondo di garanzia dei rami vita, istituito per legge a fine 2023, e che peserà per 74 milioni nell’intero esercizio. I numeri annunciati ieri e depurati da queste voci indicano una crescita dei ricavi del 7,3 per cento, a 6,2 miliardi. Il risultato operativo aumenta del 14,2 per cento e si attesta a 1,5 miliardi. L’utile netto cresce del 14,3%, a 1 miliardo (contro 1,140 miliardi di giugno 2023, ma teneva conto delle voci straordinarie). I costi totali segnano una crescita del 6,1 per cento, a 4,7 miliardi. I costi del personale aumentano del 3,6%, a 2,8 miliardi. E’ notizia di questi giorni l’accordo sul nuovo contratto che introduce maggiore flessibilità per le consegne. I costi operativi aumentano del 6,6%, a 2,1 miliardi, e riflettono la maggiore crescita del business. Le attività finanziarie investite aumentano di 8 miliardi rispetto a fine 2023, a 589 miliardi. La società ha annunciato ieri una revisione al rialzo del il target di fine anno dell’Ebit adjusted (cioè al netto di voci straordinarie) che sarà elevato a 2,8 miliardi.

Plusvalenze sui titoli di Stato da 168 a 16 milioni tra giugno 2023 e giugno 2024

I numeri al netto dei correttivi rifletterebbe sui conti del gruppo una flessione dell’Ebit e del risultato netto. Per fare un esempio, l’impatto della gestione attiva del portafoglio (cioè le plusvalenze sui titoli di Stato) sui ricavi è pari a zero nel secondo trimestre del 2023, mentre era di 168 milioni nel primo semestre dello stesso anno; in calo di 6 milioni nel secondo trimestre del 2024 e di 16 milioni nel primo semestre dello stesso anno.

Corrono i ricavi dei pacchi: 143 milioni consegnati fino a giugno 2024

I ricavi da terzi di corrispondenza, pacchi e distribuzione pari a 1,9 miliardi di euro nel primo semestre 2024 hanno segnato una crescita del 5,7% su base annua I ricavi dei pacchi hanno registrato una straordinaria crescita a doppia cifra, pari al 14,5% su base annua, attestandosi a 375 milioni nel secondo trimestre del 2024 ( 743 milioni nel primo semestre del 2024, +12,2% su base annua), supportati da una crescita solida dei volumi di pacchi (+25,6% nel secondo trimestre del 2024 a 72 milioni di unità; +23,5% a 143 milioni di unità nel primo semestre del 2024), trainati da tutti i segmenti della clientela, con un’ulteriore accelerazione dei trend di crescita nel secondo trimestre.

Fonte: Il Sole 24 Ore