Posti letto, Italia «magnete» di capitali grazie all’afflusso di studenti esteri

Posti letto, Italia «magnete» di capitali grazie all’afflusso di studenti esteri

Gli ultimi, in ordine di tempo, sono arrivati a fine anno. Il primo investimento a Firenze della strategia paneuropea di Ardian e Rockfield, lanciata grazie a un commitment iniziale da parte di Cbre Investment Management, attraverso la sua piattaforma di investimenti indiretti con una capacità di investimento di quasi 800 milioni. Ma anche il debutto italiano della britannica Gsa (Global Student Accommodation) – che gestisce un patrimonio da 6 miliardi – con l’acquisto del sito di via Trentacoste, a Milano, su cui è in sviluppo uno studentato da 515 posti.

Per il segmento degli studentati universitari, l’Italia si conferma sempre più un “magnete” per capitali esteri.
Come fotografa Colliers, nel 2024, gli investimenti in alloggi per studenti in Italia sono stati pari a circa 386,8 milioni di euro (+18% sul 2023), di cui circa 215 milioni tra Milano e il Nord (circa il 56% del totale). Oltre l’80% (309,8 milioni ) provengono da investitori esteri. Che strizzano l’occhio proprio agli studenti stranieri. Perchè in un mercato in cui da oltre trent’anni è pressante la domanda di posti letto ed estremamente carente l’offerta (in Italia il tasso di copertura del fabbisogno è al 5%, in UK e Danimarca oltre il 30%), la cavalcata dei capitali d’Oltralpe, negli ultimi anni, è arrivata solo di pari passo alla crescita degli studenti stranieri in Italia (+40% dal 2019) , grazie alla diffusione degli scambi e dei corsi in inglese negli atenei privati e pubblici.

Su 1,9 milioni di studenti universitari complessivi, 122mila sono stati, nel 2022/2023, gli studenti internazionali. Solo gli studenti Erasmus erano meno di 60mila nel 2017, oggi sono 100mila. I posti letto attuali, invece, si fermano a circa 85.400, la maggior parte tra Roma, Milano, Torino, Firenze e Bologna. Il 66,3% sono strutture regionali a gestione pubblica, ma gli operatori privati sono passati da gestire meno del 10% dell’offerta del 2017 a oltre il 21,7% di oggi. E cresceranno ancora.

Il Pnrr avrebbe dovuto aggiungerne altri 60mila entro il 30 giugno 2026. In palio ci sono gli 1,2 miliardi mobilitati dal bando del ministero per l’Università. Ma l’ultima ricognizione parla di una pipeline di circa 23mila, derivanti da 209 domande (al netto delle istanze rigettate che in totale erano 236 per oltre 36mila posti letto). Per recuperarne una parte si punta modificare con un’ordinanza commissariale del 23 gennaio scorso il vecchio limite del 70% di spazi singoli, vincolante per accedere al finanziamento.

«L’Italia si conferma una delle destinazioni di riferimento – ha detto Giacomo De Feo, director Capital Market di Savills -. Il costante aumento degli studenti internazionali e il disavanzo strutturale di posti letto, contribuiscono a consolidare l’attrattività a Milano, Roma, Firenze, Torino e Bologna. Tuttavia,cresce l’interesse per città come Padova, Pisa, Venezia e Ferrara».Questo spingerà al rialzo sia i prezzi che i rendimenti. «A Milano i valori più alti, con 1.420 euro al mese, seguita da Firenze e Roma a 1400 (rispettivamente +3,8 e 7,5% sul 2023). Le aspettative per il 2025 sono di un’ulteriore crescita dei prezzi. I rendimenti sono al 4,5 per cento.

Fonte: Il Sole 24 Ore