Prada avanza su Versace, balzo dei titoli in Borsa

Prada avanza su Versace, balzo dei titoli in Borsa

Prada stringe su Versace e la Borsa si infiamma. Come anticipato da Il Sole 24 Ore (a partire dal 10 gennaio) Prada ha prima aperto il dossier Versace e poi avviato negoziati in esclusiva. Le trattative ora vanno avanti e volano le azioni di Capri Holding, che nel pre-mercato a Wall Street avanzando dell’8,7%. A spingere al rialzo il titolo sono le nuove indiscrezioni di stampa secondo cui Prada (che oggi alla Borsa di Hong Kong ha chiuso in rialzo del 3,47%) si starebbe avvicinando a finalizzare l’acquisizione di Versace (di proprietà di Capri) per circa 1,5 miliardi di euro.

Le trattative

Dopo mesi di colloqui, dunque, le due società potrebbero arrivare all’accordo entro la fine del mese. Il prezzo iniziale chiesto da Capri di 3 miliardi di euro e l’interesse di altri potenziali acquirenti hanno prolungato i colloqui. L’ad di Prada, Andrea Guerra, a margine della sfilata del marchio giovedì scorso durante la Milano Fashion Week, aveva frenato la girandola di voci e ipotesi, prendendo le distanze dall’operazione e spiegando che il gruppo è più che altro focalizzato nello sviluppo dei propri brand. Il top manager aveva anche escluso una trattativa in esclusiva tra Prada e Capri Holding, commentando che un matrimonio Prada-Versace non sarebbe “nelle sue corde”. La stessa Miuccia Prada, fondatrice e azionista di controllo di Prada, aveva aggiunto che il dossier di vendita del marchio “è sul tavolo di tutti”. Eppure, le indiscrezioni vedono l’operazione sempre più vicina a una realizzazione. Un’eventuale acquisizione della casa di moda famosa per i suoi appariscenti abiti pret-à-porter disegnati da Donatella Versace consentirebbe a Prada di creare un operatore italiano di grandi dimensioni in grado di competere con gruppi del lusso globali come Lvmh e Kering.

Capri ha acquistato il marchio italiano di lusso fondato da Gianni Versace per circa 1,85 miliardi di euro nel 2018 ed è qualche tempo che sta tentando di venderlo. In particolare, il piano di vendita è accelerato quando, nello scorso novembre, il progetto di fusione da 8,5 miliardi di dollari con Tapestry Inc. è crollato dopo che un giudice Usa ha accolto l’opposizione della Federal Trade Commission all’operazione, aggravando le difficoltà di Capri. A febbraio, il suo debito è stato declassato da S&P Global Ratings al di sotto del livello di investment grade.

Fonte: Il Sole 24 Ore