Prestiti per lo studio, erogati 220 milioni nei primi 8 mesi 2024

Nei primi 8 mesi del 2024 sono stati erogati prestiti personali per lo studio per circa 220 milioni. È quanto emerge dalle stime di Facile.it e Prestiti.it che hanno scandagliato tra oltre 350mila richieste di prestiti personali ricevute sulle due piattaforme. In media l’importo richiesto per pagare gli studi è di 6.685 euro da restituire in poco più di 4 anni. In dettaglio circa un terzo delle domande è per un importo che non supera i 3mila euro, somma destinata i primi livelli della formazione scolastica. A ricorrere a questa forma di credito sono nuclei familiari di millenials con poco più di 37 anni. Rispetto le rilevazioni dello scorso anno l’età media cresce di circa 18 mesi. In calo la quota di under 25 che passa al 19% dal precedente 25% mentre è in aumento il numero dei 25-34enni che ora rappresentano un terzo del totale mentre i 45-54enni arrivano al 18%. «Investire nello studio significa investire nel proprio futuro e il prestito personale può essere uno strumento per aiutare le famiglie ad alleggerire l’impatto economico di questa scelta sul budget mensile» commenta Aligi Scotti, Director prestiti di Facile.it. In crescita, arriva al 45%, la quota rosa, di donne che quest’anno hanno richiesto prestiti per lo studio mentre sul totale delle richieste è intorno al 30%.

Come risparmiare sul corredo scolastico

Quella di ricorrere a un prestito è una via per pagare il corredo scolastico, le attività integrative e altro come, per esempio, un corso specialistico, un master, un aggiornamento professionale. Il rientro dalle ferie ha visto le famiglie alla prova del caro scuola. Secondo Federcartolai quest’anno gli aumenti oscillano tra il 7-8% e sono legati soprattutto ai rincari della carta «perché la cellulosa ha avuto un aumento fortissimo che si riverbera poi nel prezzo ai consumatori» spiega Medardo Montaguti, presidente di Federcartolai. Certo per la famiglia affrontare un conto che in media può arrivare, includendo i libri, a 1.200-1.300 euro secondo i dati di Federconsumatori, Cgil e Rete degli studenti rappresenta un corto circuito sul budget familiare.

La via del risparmio può fare tappa, ricordano dall’Unione nazionale consumatori, nei supermercati e iper della Gdo dove si può risparmiare il 15% sul prezzo di copertina oppure acquistare online per avere lo stesso sconto. Altrimenti la via maestra è quella dell’usato tra il tam tam sulle chat della scuola, i tour nelle bancarelle, nei negozi specializzati. Zaino più leggero scegliendo gli e-book verificando prima con la scuola se gli studenti possono usare in classe tablet e portatile. in alternativa i libri si possono scambiare con un altro studente, magari il compagno di banco. Per finire ecco il gruppo d’acquisto che compra all’ingrosso quanto necessario.

Fonte: Il Sole 24 Ore