Produzione metalmeccanica in calo nel primo semestre, pesa l’auto

Nel secondo trimestre dell’anno prosegue la fase difficile dell’industria, e ancor più della metalmeccanica: l’incertezza alimentata dai conflitti in corso, la debolezza del commercio mondiale legata anche alle difficoltà nel trasporto marittimo causate dalle tensioni geopolitiche e gli effetti delle politiche monetarie ancora restrittive continuano ad avere un impatto negativo.

Tra aprile e giugno calo congiunturale dell’1,5%

Nel secondo trimestre per il settore metalmeccanico nel nostro Paese si è registrato un calo produttivo congiunturale dell’1,5% rispetto al primo trimestre, calo che peraltro arriva dopo il -2,1% registrato nel primo. Mentre in termini tendenziali, alla contrazione del 3,9% del periodo tra gennaio e marzo, ha fatto seguito il -3,4% di aprile-giugno rispetto al secondo trimestre 2023.

Anche i risultati della produzione industriale rimangono in territorio negativo: -0,8% nel secondo trimestre rispetto al precedente (era già -1,3% nel primo) e -1,7% nel confronto tendenziale (dopo il -3,9% segnato nel primo trimestre).

In sofferenza le dinamiche produttive nell’Unione europea

L’indagine congiunturale di Federmeccanica evidenzia nel primo semestre del 2024 una caduta piuttosto generalizzata della produzione metalmeccanica che interessa tutti i comparti dell’aggregato, soprattutto quello degli autoveicoli e rimorchi i cui volumi di produzione hanno segnato cali congiunturali sempre più accentuati.

Ma questa tendenza si registra anche nell’Unione europea, dove nella prima metà dell’anno in corso l’attività metalmeccanica è risultata in forte sofferenza e le dinamiche produttive restano ancora negative nei principali paesi membri: in Germania la produzione è diminuita in termini congiunturali dell’1,9% nel primo trimestre e dell’1,3% nel secondo; in Francia dopo il crollo del primo trimestre (-3,5% rispetto al precedente), nel secondo il risultato è stato ancora negativo (-1,2%), mentre in Spagna dopo il +1,2% congiunturale del primo trimestre, nel secondo si è tornati in territorio negativo con un -0,7%.

Fonte: Il Sole 24 Ore