Pronti, partenza… stop! Come affrontare l’inerzia che ci frena

Il Mai Pronto

Come il nome suggerisce, non si sente mai adeguato, attrezzato e quindi pronto per intraprendere qualcosa di nuovo. La sua pratica preferita è rifugiarsi nell’ennesimo corso di perfezionamento, master di aggiornamento, libro, tutorial che lo autorizzi a posporre la fase attuativa. Questo auto-inganno è particolarmente perfido perché si presenta come pensiero consapevole e strategico, quando in realtà continua solo a spostare il focus dall’azione alla preparazione.

Il Pianificatore strategico

Che sia una semplice to do list oppure un sofisticato gantt, Il Pianificatore strategico dedica tutto il suo tempo e le sue energie alla pianificazione. Questa dinamica può sembrare, a prima vista, corretta e funzionale, d’altronde tutti i corsi di project management ci hanno insegnato che la pianificazione è fondamentale per raggiungere buoni risultati. E fin qui siamo anche d’accordo, ma quando la pianificazione non finisce mai? Se non si passa alla fase attuativa, quello che rimane è al più un potenziale inespresso e un’opportunità sprecata.

La Volpe (e l’uva)

Ce lo insegnava già Esopo con la sua celebre favola, questo autoinganno ci porta a rinunciare a qualcosa, sminuendone l’importanza, perché sembra difficile o perché pensiamo di non avere i mezzi adatti per raggiungerlo.

Quante volte non abbiamo iniziato un progetto, accettato una sfida, cambiato qualcosa della nostra vita, cadendo in uno o più di questi auto-inganni?

Molte, ed il motivo è semplice quanto granitico: vogliamo essere felici e tenere a debita distanza qualsiasi forma di dolore e sofferenza. Meglio non fare, che andare incontro alla paura di fallire, di non essere all’altezza, di non farcela o di tradire le aspettative di qualcun altro.

Fonte: Il Sole 24 Ore