Proroga della Cassa integrazione per 2.200 dipendenti ex Alitalia fino a fine anno

Per gli oltre 2.200 lavoratori ex Alitalia e di CityLiner si profila una proroga fino a fine anno della Cassa integrazione straordinaria a zero ore, in scadenza il prossimo 31 ottobre. Nella riunione con i sindacati, convocati per l’esame congiunto della procedura di licenziamento, il ministero del Lavoro ha espresso la volontà di confermare per altri due mesi l’ammortizzatore sociale. A breve, secondo fonti dello stesso ministero, verrà convocato un nuovo incontro per raggiungere l’accordo da recepire in un decreto ministeriale.

I sindacati: bloccate 2.245 lettere di licenziamento

E’ stato così bloccato in extremis l’invio di 2.245 lettere di licenziamento dei lavoratori di Alitalia in amministrazione straordinaria e Alitalia CityLiner, spiegano unitariamente Filt -Cgil, Fit- Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporto Aereo: «Il ministero ha accolto favorevolmente le nostre preoccupazioni e concesso per ora un ulteriore periodo di Cigs di 2 mesi – spiegano-. Nel frattempo si rifletterà se allungare ulteriormente il periodo di Cigs o intervenire sull’estensione o il raddoppio della Naspi con eventuale intervento del Fondo straordinario del trasporto aereo. Tali misure serviranno a realizzare l’obiettivo della ricollocazione o del perfezionamento dei requisiti pensionistici per i lavoratori interessati».

La Cigs al 60% della retribuzione, tetto di 2.500 euro lordi mensili

Vale la pena ricordare che il decreto Asset nel prorogare la Cigs fino ad ottobre 2024, aveva stabilito che sarebbe stata l’ultima proroga, fissando l’importo della Cigs al 60% della retribuzione, entro il tetto di 2.500 euro lordi mensili. Con In base all’intesa il lavoratore può comunicare entro il 22 dicembre la non opposizione al licenziamento optando per l’uscita dalla Cigs ed entrando nel più vantaggioso regime di Naspi, l’indennità di disoccupazione che per due anni consente di percepire l’80% della retribuzione, grazie al contributo del Fondo volo.

Le altre opzioni in campo

A dicembre 2023, nell’ambito delle procedure di consultazione per i licenziamenti collettivi di 2.723 lavoratori in cassa integrazione a zero ore, era stato raggiunto un accordo tra i commissari di Alitalia in amministrazione straordinaria e i sindacati per consentire l’uscita volontaria dei dipendenti, da mettere in mobilità per poter da subito percepire la Naspi. Alcune centinaia di dipendenti hanno fruito di questa opzione (l’indennità di disoccupazione per due anni consente di percepire l’80% della retribuzione, grazie al contributo del Fondo volo).

Politiche attive

A settembre di un anno fa dall’amministrazione straordinaria erano state messe in campo le politiche attive del lavoro, per accompagnare i processi di ricollocazione e reimpiego della platea di lavoratori altamente professionalizzata e favorirne il reinserimento in altri contesti aziendali. «In quasi 300 lavoratori hanno aderito – spiega Ivan Viglietti (Uilt) – ma ad oggi purtroppo questo accordo non è ancora partito, contiamo sul presidente dell’Inps, Gabriele Fava che da amministratore straordinario di Alitalia è stato l’ideatore di questa operazione, perché intervenga per sbloccarlo. Per chi non riesce a trovare un’occupazione chiediamo che la proroga della Cigs sia a tutto il 2025, periodo entro il quale Ita Airways, Atitech e Swissport si sono impegnate ad assorbire i dipendenti ex Alitalia».

Fonte: Il Sole 24 Ore