Qualcomm cala l’asso sulle auto intelligenti: diventano consapevoli dell’ambiente e dei passeggeri

I tempi cambiano e con loro le necessità di chi compra un’automobile. Ormai si danno per scontati i temi che dominavano in passato come autonomia e affidabilità e si vuole viaggiare soprattutto comodi. Ma cosa significa “comodi”? Nel 2024 si va ben oltre la qualità dei sedili e si guarda a quello che l’auto riesce a fare per noi mentre siamo a bordo.

Non è un caso, infatti, che i due grandi temi per i costruttori siano quelli del “software defined vehicle”, ovvero di come progettare un veicolo in modo che possa migliorare le proprie funzionalità a prescindere dai sistemi fisici, e dell’IA, argomento di cui si parla ovunque ma che in auto assume caratteristiche molto peculiari.

Entrambi questi temi sono prettamente tecnologici e serve molta potenza per gestirli nel modo giusto, per questo è una buona notizia che Qualcomm abbia annunciato le sue nuove piattaforme Snapdragon Cockpit Elite e Snapdragon Drive Elite. La prima è dedicata ai sistemi che si occupano di informazione e cura dei passeggeri, la seconda dei dispositivi e funzioni relative alla guida dell’auto.

Il punto centrale degli annunci di oggi è “diamo alle auto molta più potenza di calcolo”. Si potrebbe pensare che nell’abitacolo non ne serva poi chissà quanta, ma non è così se pensiamo a cosa ci aspettiamo nei prossimi anni. Partiamo dagli schermi: i modelli che possono offrire schermi sagomati che corrono lungo grandi superfici degli interni sono molto affascinanti, ma chi li fa funzionare? Snapdragon Cockpit Elite può gestire fino a 16 schermi 4K contemporaneamente permettendo di avere un cruscotto molto curato dal punto di vista visivo che sfocia in un monitor ad altissima definizione per il passeggero e a diversi punti di intrattenimento per i passeggeri posteriori. La CPU a bordo del sistema, dall’evocativo nome Oryon, è stata resa tre volte più potente per poter gestire tutti i calcoli necessari a integrare le informazioni di bordo con le richieste dei passeggeri e gli è stata affiancata una NPU, unità di calcolo dedicata all’intelligenza artificiale, 12 volte più potente di quella precedente. Di nuovo, perché così tanta potenza? Perché le richieste stanno diventando molto elevate. Il sistema può gestire fino a 12 videocamere ad alta risoluzione per la visualizzazione di tutto quello che sta fuori dall’auto e per il controllo dei passeggeri. Grazie a così tanti dati, da dar in pasto alla NPU Exagon, il sistema può controllare costantemente se il conducente è distratto o troppo stanco. Può ascoltare cosa dicono gli occupanti capendo chi chiede cosa e agendo in modo da soddisfare le sue necessità in maniera dedicata. Se uno di loro dice che ha freddo, il sistema riconoscerà dov’è seduto e attiverà il riscaldamento solo nella sua zona. Se un altro passeggero vorrà vedere un film, potrà chiederlo a voce senza influenzare cosa sta guadando il suo vicino. Se vuole giocare a un videogioco, potrà farlo grazie al potente motore grafico Adreno incorporato nel sistema mentre il sistema audio zonale si occuperà di far sentire solo a lui esplosioni, musica di sottofondo e tutto il resto, senza disturbare gli altri.

In definitiva, nell’abitacolo la potenza necessaria è tanta perché ogni passeggero avrà il suo mondo di servizi e intrattenimento da gestire, mentre il conducente avrà anche un occhio sempre puntato su di lui e sulla strada per aiutarlo a restare vigile.

Fonte: Il Sole 24 Ore