“Quell’estate con Irène”, un film sull’adolescenza dal sapore nostalgico

Al centro della storia c’è Rosalie, una giovane donna che nasconde un segreto. Sin dalla sua nascita, la giovane ha manifestato una particolare caratteristica fisica: il suo corpo e il suo viso sono ricoperti di pelo. La ragazza, per timore di essere rifiutata o di essere presa in giro, è sempre stata costretta a radersi.

Quando Abel, proprietario di un bar carico di debiti, la sposa per sanare con la sua dote le sue finanze, non immagina quale segreto nasconda.

Presentato al Festival di Cannes 2023 nella sezione Un certain regard, “Rosalie” è una pellicola che ragiona sull’emancipazione femminile, sulla necessità di essere noi stessi per avere un’esistenza degna di questo nome e sull’importanza di avere accanto persone in grado di capirci.

È una pellicola certamente interessante, ma sono troppi i momenti prevedibili e didascalici all’interno di un disegno d’insieme comunque ricco di spunti di riflessione significativi.

Qualche guizzo in più della regia non avrebbe fatto male, ma il film risulta capace di incuriosire ed è valorizzato dall’ottima prova di Nadia Tereszkiewicz e Benoît Magimel. Quest’ultimo, tra l’altro, è ancora nelle nostre sale anche con “Il gusto delle cose”, in cui recita accanto a Juliette Binoche regalando un’altra performance davvero degna di nota.

Fonte: Il Sole 24 Ore