Rafforzata la tutela per i ministri Tajani, Bernini e Valditara

Tutela rafforzata per i ministri Antonio Tajani, Anna Maria Bernini e Giuseppe Valditara dopo gli avvenimenti degli ultimi giorni. La notizia è stata anticipata dal Corriere della Sera. Al ministro degli Esteri è stata recapitata una lettera minatoria da un gruppo pro Palestina. I ministri dell’Università e dell’Istruzione sono da tempo oggetto di contestazione da parte dei movimenti studenteschi, come si è visto ieri in modo plateale in diverse città. Le autorità di pubblica sicurezza hanno quindi disposto un incremento del dispositivo di tutela per i tre esponenti del governo.

“No Meloni day”, scontri nelle piazze 

Venerdì caldo in 30 città italiane dove migliaia di studenti si sono riversati in piazza per il ’No Meloni day’: slogan, cartelli, manichini bruciati, foto di ministri imbrattate di rosso ed anche scontri a Torino, dove 20 poliziotti sono rimasti feriti e c’è stato un blitz alla Mole Antonelliana. La premier ha parlato di «inaccettabili scene» augurandosi che «certa politica smetta di proteggere o giustificare queste violenze e si unisca, senza ambiguità, nella condanna di episodi così gravi e indegni». Mentre il ministro per i rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, evoca «gli anni di piombo». Dopo gli scontri di sabato scorso a Bologna per il corteo di CasaPound, la temperatura continua dunque a salire nelle piazze. I maggiori problemi a Torino: nel corteo partito dalla stazione di Porta Susa era presente anche la componente pro-Pal, con gli antagonisti vicini al centro sociale Askatasuna. I manifestanti – alcune centinaia – hanno dato fuoco ad un fantoccio con la foto del ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, imbrattato bus e diversi monumenti, strappato la bandiera italiana dal Museo del cinema per sostituirla con quella palestinese. Hanno ripescato dagli anni ’70 il gesto delle tre dita in alto a simboleggiare la P38; lanciato uova e petardi contro i poliziotti schierati in piazza San Carlo, cui è seguita una contrapposizione davanti alla prefettura, in piazza Castello. Venti agenti sono rimasti feriti, la maggior parte per lo scoppio di un ordigno rudimentale contenente un gas urticante che ha causato un’intossicazione da cloro.

Fonte: Il Sole 24 Ore