Ralph Lauren e l’alchimia tra qualità italiana dei tessuti e stile americano

Ralph Lauren e l’alchimia tra qualità italiana dei tessuti e stile americano

Un appuntamento milanese, quello di Ralph Lauren con i giorni della moda maschile, arrivato a poche settimane dalla cerimonia in cui lo stilista e imprenditore ha ricevuto da Joe Biden (da ieri ex presidente) la Presidential medal of freedom, la più alta onorificenza civile degli Stati Uniti, per «i suoi straordinari contributi come stilista visionario, imprenditore pionieristico, leader aziendale innovativo e filantropo».

Ralph Lauren è il primo stilista americano ad aver ricevuto l’onorificenza e forse la scelta di consegnargliela è una delle poche che vedrebbe d’accordo Joe Biden e Donald Trump. Lo stilista e imprenditore americano, come il nuovo presidente, è profondamente legato a New York, sua città natale, ma anche all’Italia: da molti anni le linee con il posizionamento più alto da uomo – e da donna, in particolare per quanto riguarda scarpe e borse – sono prodotte in Italia, anche grazie ai rapporti di lunghissima data tra Ralph Lauren e tante piccole e medie imprese della filiera tessile e di quella della pelletteria del nostro Paese. Nei decenni sono nati tessuti prodotti in Italia in esclusiva per le collezioni Ralph Lauren e, in particolare, per la linea maschile Purple Label, protagonista della presentazione milanese. Ma non solo: il ping pong creativo e di ricerca tra le Pmi o gli artigiani italiani e il team creativo del marchio ha portato a dettagli e piccole grandi innovazioni, soprattutto per il guardaroba maschile. Una su tutte per alcuni capispalla Purple Label della collezione autunno-inverno 2025-2026: una fascia interna a giacche e cappotti pensata per infilare la sciarpa. Un dettaglio molto pratico che si inserisce in un quadro stilistico che unisce le atmosfere West americane ai nostri paesaggi montani: l’incontro con le Dolomiti, in particolare, emerge da un mix di nero, crema neve e opulenti tonalità marroni combinate con motivi sciistici festivi. Morbidissimi velluti, pelle cucita a mano e pelliccia di montone catturano ulteriormente questa fusione tra la sofisticatezza di Milano e il fascino di Cortina, non a caso unite dalle prossime Olimpiadi invernali.

In un momento non facile per l’industria globale della moda, Ralph Lauren conferma la coerenza della sua visione e la forza del mix tra dna e impegno in ricerca, tra rispetto dei consumatori, a partire dal rapporto qualità-prezzo, e sostegno alle aziende che non hanno la visibilità dei grandi marchi, ma che sono fondamentali per garantire l’eccellenza di ogni collezione.

Fonte: Il Sole 24 Ore