Rd Congo, i ribelli M23: pronti a marciare su Kinshasa. Kagame contro il Sudafrica

Rd Congo, i ribelli M23: pronti a marciare su Kinshasa. Kagame contro il Sudafrica

I ribelli filo-rwandesi del gruppo M23 non hanno intenzione di fermarsi a Goma e si dichiarano pronti a marciare verso Kinshasa: la capitale della Repubblica democratica del Congo, a circa 1.600 chilometri dal capoluogo conquistato nell’avanzata dello scorso 27 gennaio. L’annuncio è arrivato mentre il gruppo, sostenuto ufficiosamente dal Rwanda, allarga la sua espansione dal Nord al Sud Kivu e fa breccia in una resistenza sempre più blanda delle forze congolesi.

Il presidente della Rdc Félix Tshisekedi ha lanciato nella srata fra il 29 e il 30 gennaio un appello pubblico alla «resistenza» contro le forze affiliate a Kigali, invitando soprattutto i giovani all’arruolamento per una risposta «vigorosa e coordinata» all’offensiva nel Paese. Il leader rwandese Paul Kagame continua a negare i legami fra il Paese e i miliziani di M23, ignorando i vari appelli al cessate il fuoco e al ritiro delle sue truppe. Kagame è entrato in rotta di collissione con l’omologo sudafricano Cyril Ramaphosa, dopo le rimostranze di Pretoria sull’uccisione di un totale di 13 peacekeepers della missione della Southern Africa Development Community dall’inizio dell’ultima escalation sulla frontiera orientale della Rdc.

Se il Sudafrica «vuole contribuire a soluzioni pacifiche va bene, ma il Sudafrica non è nella posizione di intraprendere il ruolo di pacificatore o mediatore» ha dichiarato Kagame. «Se il Sudafrica preferisce il confronto – ha aggiunto – Il Rwanda gestirà la questione in qualsiasi momento».

L’avanzata a sud e le missione di Barrot

I ribelli degli M23 stanno procedendo con la propria espansione verso Bukavu, la capitale del Sud Kivu, dopo aver conquistato quella del Nord Goma lo scorso lunedì. Si tratta dell’escalation più incisiva dei miliziani dal 2012, quando l’occupazione di Goma si era risolta nell’arco di pochi giorni. Oggi lo spettro di una crisi più ampia si fa sempre più tangibili, anche se non è chiaro quanto sia realistica l’avanzata dei ribelli fino al confine opposto del Paese. Una fonte consultata dal Sole 24 Ore, che preferisce rimanere anonima per ragioni di sicurezza, riferisce di «molti proiettili» a Ihusi, una località a circa metà fra Goma e Bukavu. Testimoni interpellati dall’agenzia Reuters parlano di un’offensiva già arrivata a Nyabibwe, a 50 chilometri dal capoluogo del Sud Kivu, poi respinta dai militari dell’esercito regolare congolese.

Il caso è approdato da giorni sul tavolo della diplomazia internazionale, anche se i risultati sono nulli. Il faccia a faccia tentato dal presidente keniota William Ruto a Nairobi fra Tshisekedi e Kagame è fallito con il forfait del leader congolese, mentre lo stesso Kagame ha ignorato o respinto in toto le richieste avanzate dalla comunità internazionali per un ritiro delle sue truppe e la dissociazione ufficiale dagli M23.

Fonte: Il Sole 24 Ore