Recovery plan: le regioni Ue chiedono di essere coinvolte

Recovery plan: le regioni Ue chiedono di essere coinvolte

I punti chiave

  • Ratificare la decisione sulle risorse proprie

Alla vigilia della riunione del Consiglio europeo, l’Alleanza per la coesione – un’alleanza europea di 12.mila firmatari che chiedono una politica di coesione più forte dopo il 2020 – invita gli Stati membri a lavorare in partenariato con le amministrazioni locali e regionali all’elaborazione, l’attuazione e la governance dei piani nazionali per la ripresa e la resilienza.
Gli enti locali e regionali, afferma una nota, sono stati in prima linea nella crisi sanitaria fin dal suo inizio e svolgeranno un ruolo fondamentale nella realizzazione di una ripresa equa, sostenibile e resiliente in tutta Europa. Tuttavia, nell’elaborare i loro piani nazionali per la ripresa, «molti Stati membri non coinvolgono in modo significativo le regioni, le città e i comuni, né tantomeno i partner socio-economici, nel processo di pianificazione» lamenta l’Alleanza.
Gli enti locali e regionali – ricorda la nota – sono responsabili di un terzo della spesa pubblica e di metà degli investimenti pubblici nell’UE «e senza la loro partecipazione la ripresa non potrà mai realizzarsi».
«La solidarietà europea significa dimostrare con i fatti che la coesione è un valore fondamentale per l’UE. Invitiamo pertanto tutti gli Stati membri – scrivono le regioni – a lavorare in partenariato con gli enti locali e regionali, i partner socioeconomici e la società civile all’elaborazione, l’attuazione e la governance dei piani nazionali per la ripresa che devono essere presentati alla Commissione europea entro la fine di aprile. Sottolineiamo la necessità di rispettare pienamente i principi di partenariato e di governance multilivello e di adottare un approccio basato sul territorio in questo processo.

Ratificare la decisione sulle risorse proprie

L’Alleanza per la coesione ha accolto con favore la creazione di Next Generation EU, lo strumento per la ripresa da 750 miliardi di euro, anche noto come piano per la ripresa dell’Europa, una decisione «storica» per l’Unione europea. «È giunto il momento di tradurre in azioni il piano di investimenti più potente mai messo in atto dall’UE. Tuttavia – lamenta l’Alleanza – troppi Stati membri devono ancora ratificare la decisione sulle risorse proprie» atto legislativo indispensabile per consentire alla Commissione europea di contrarre prestiti fino a 750 miliardi di euro sui mercati dei capitali per far fronte agli effetti negativi della crisi della COVID-19. «Una rapida ratifica della decisione da parte di tutti gli Stati membri dell’UE è cruciale per rilanciare la ripresa in Europa con nuovi fondi. I parlamenti nazionali devono pertanto ratificare la decisione al più presto».

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Vaccini: serve stretto coordinamento Ue-governi-regioni

Infine, secondo le regioni, la solidarietà europea si esprime anche attraverso la collaborazione intesa a realizzare una campagna vaccinale veramente europea. «Una campagna frammentata non va a beneficio di nessuno e comprometterebbe la ripresa aumentando le ineguaglianze tra le regioni europee». Perciò, prima del vertice europeo, l’Alleanza per la coesione mette in guardia i leader dell’UE sul rischio di concorrenza per procurarsi i vaccini sul campo e chiede «uno stretto coordinamento tra l’UE, i governi regionali e quelli nazionali per garantire che siano soddisfatte le esigenze e le aspettative di tutti i cittadini europei. Dobbiamo concentrare tutti i nostri sforzi per evitare un “divario vaccinale” che accentuerebbe le disparità esistenti tra le regioni, le città e i piccoli centri in Europa».

Fonte: Il Sole 24 Ore