Relife Torino, lo studentato da oltre 200 stanze con un’anima sociale

Uno studentato dalla forte valenza sociale. Inaugurato stamane, nella ex sede Lavazza di Corso Novara 59, a Torino, “Relife Torino”, la prima realtà italiana di student housing della società Relife Srl. Dietro il progetto, Real Asset Capital – società svizzera attiva in tutti i segmenti della gestione e dello sviluppo immobiliare – e Relife, azienda italiana specializzata nei servizi legati al settore degli alloggi per studenti, che propone agli studenti un format nuovo: oltre ad offrire un servizio di ospitalità di alto livello, ha l’obiettivo di creare una community attiva e impegnata nel terzo settore. L’obiettivo a breve termine di Relife è aprire entro il 2026 due ulteriori campus a Padova e a Pisa che, con un investimento di circa 80 milioni di euro, permetteranno alla società di raggiungere la quota di m,ille posti letto. A lungo termine, invece, il target è arrivare a gestire 5mila posti letto in Europa nei prossimi 10 anni.

Il progetto di riqualificazione

Il progetto di riqualificazione edilizia – da circa 50 milioni di euro – è composto da due edifici ed è stato sviluppato dall’architetto torinese Stefano Seita e dalla società di progettazione Lombardini22 per ospitare 202 stanze nel building di Corso Novara 59 e 98 in Via Tollegno 22. Le due strutture possono ospitare fino a 330 studenti e ad oggi sono già 25 le nazionalità presenti: dall’Iran al Marocco, dall’Olanda alla Spagna e anche dal Sud America. Relife stima di arrivare ad ospitare oltre 50 nazionalità entro la fine di questo primo anno accademico.

Al piano -1 sono collocati spazi di servizio, come play room, lavanderia, multimedia wall, bike parking e un’area storage.
Al piano terra si trovano altre aree comuni, fruibili dagli studenti dei due edifici, quali: reception, spazi per lo studio e per il relax, palestra, spazio fondazione, social bar che si affacciano sul cortile interno, occupato in gran parte da un giardino pensile realizzato da “Natura Su Misura” e “Agriverde”. Il giardino conta oltre 2mila piante – erbe ornamentali, piante perenni e specie tappezzanti – selezionate per soddisfare criteri di sostenibilità ambientale come riduzione degli interventi di manutenzione e irrigazione e, grazie a piccole fioriture diffuse, sostegno degli impollinatori urbani.
Sulla terrazza del piano 5° si trova uno spazio comune con campo da basket, sedie, sdraio, ombrelloni e postazioni barbecue. All’ultimo piano, il 6°, è stata realizzata la cucina comune -completa e accessoriata- e le aree per mangiare inseieme e dedicate agli studenti e agli eventi privati della community di Relife, per favorire momenti di socialità e condivisione.
La struttura è in fase di certificazione Leed con l’obiettivo di raggiungere il livello Gold. Per l’allestimento grafico e alcuni dei servizi interni degli edifici, Relife ha scelto di affidarsi a realtà sociali del territorio. Il bar sarà gestito da una cooperativa sociale specializzata nella ristorazione che impiega ragazzi con disabilità e situazioni di fragilità.

Realtà aperta alla comunità

Torino è la terza città in Italia per numero di studenti iscritti all’università, dei quali 12% fuorisede – in cui c’è un fortissimo bisogno di alloggi a breve, medio e lungo termine per i fuorisede.
Relife Torino vuole essere un luogo aperto e fruibile da tutta la comunità. Lo spazio Food&Beverage, che sarà pronto nei prossimi mesi, non sarà riservato solo agli studenti di Relife ma sarà accessibile ai cittadini, diventando un punto di ritrovo e incontro. Negli spazi comuni della struttura verranno inoltre organizzati corsi, incontri, cooking class e altri eventi. Per questo è stata creata la Relife Foundation che aiuterà i ragazzi ad orientarsi fra le tante possibilità e opportunità della città nell’ambito del terzo settore. Tra le iniziative promosse da Relife, da segnalare il progetto Relife Good Time che consente agli studenti di trasformare il proprio tempo libero in ore dedicate al sostegno di iniziative sociali del territorio. Partecipando ad uno dei progetti del terzo settore proposti da Relife, i ragazzi accumuleranno un punteggio virtuale che darà loro l’opportunità di accedere a servizi e corsi esclusivi e vantaggi speciali all’interno del campus.

«Lombardini22 – ha sottolineato Marco Zanibelli, direttore L22 Edu – con la progettazione delle attività di comunicazione e Interior Design, ha sviluppato per Relife lo studentato 4.0, promuovendo una nuova idea di futuro che riflette le responsabilità verso il luogo e la comunità di riferimento». 

Fonte: Il Sole 24 Ore